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Resoconto del webinar organizzato da Salvi Vivai

Ceraseto intensivo: anche quest'anno rese superiori a 13 tonnellate l'ettaro

Con 6600 piante ad ettaro, e una media di 2 - 2,2 chilogrammi di ciliegie per pianta, la resa supera le 13 tonnellate l'ettaro, con calibri dei frutti sempre superiori a 28. Sono i dati resi noti ieri, 24 giugno 2020, durante un webinar della Salvi Vivai su un ceraseto di varietà del gruppo Sweet, ad altissima densità. In particolare, il tecnico Jacopo Diamanti ha parlato della varietà Sweet Gabriel, con maturazione +12 giorni rispetto a B.B. 

"Una resa media di 13 tonnellate ad ettaro - ha affermato il produttore Massimo Beltrami di Ferrara - è il giusto compromesso per una buona quantità e un'ottima qualità. Quello che più sta a cuore a noi produttori è il calibro e con questi impianti intensivi, se ben gestiti, non si hanno sorprese. Si va da un 28 a un 36, a seconda delle varietà".

La grande novità della sperimentazione Sweet risiede nella scelta e nello studio di varietà che sono quasi identiche per sapore, colore, durezza e forma e, particolare fondamentale, hanno un'epoca di maturazione e di raccolta scaglionata in 5 settimane.

La copertura è monofilare fino a terra: nella parte superiore, il telo è antipioggia, vi è la protezione dalla grandine e la maglia è così stretta da evitare l'ingresso di Drosophila suzukii. Grazie alle reti, si ottiene una difesa attiva e la possibilità di ridurre drasticamente gli interventi chimici. L'unica accortezza è che, durante i pochi trattamenti, la velocità di avanzamento della trattrice non superi i 4,5 km/h, per effettuare una bagnatura efficace e ben coprente.

Silvia Salvi

"Negli ultimi 10 anni - ha spiegato Silvia Salvi, socio amministratore di Salvi Vivai - la coltivazione del ciliegio ha avuto un'esplosione in tutto il mondo. Il ciliegio si sta espandendo sempre di più anche nell'est d'Europa e il mercato chiede un prodotto di buon calibro e ottima qualità organolettica. Questi impianti garantiscono la protezione dei frutti e una raccolta facilitata, anche senza l'uso di scale". 

Il produttore Leonardo Moretti ha riportato la propria esperienza. "Ho sempre ascoltato le direttive dei tecnici Salvi e sto ottenendo ottimi risultati. In 6-7 anni, il costo dell'impianto si ammortizza. L'entrata in produzione è dal secondo anno, con 300 grammi a pianta, che salgono a 1,5 kg al terzo anno, mentre dal 4° si entra in piena produzione, con circa 2 kg a pianta".

L'uso di teli pacciamanti in funzione anti-infestanti non ha dato risposte positive, per via dei danni che essi causano alle radici delle piante. Qualche risultato si ottiene invece con le macchine per il diserbo meccanico. Sul fronte delle aree di produzione, l'aspetto più importante è che ci sia acqua a disposizione per la fertirrigazione".

Lorenzo Bergonzoni (foto sopra) dell'Università di Bologna ha fornito una sua opinione su alcune delle varietà più indicate. "Marisa è la più precoce e si può impiantare per dare il via alla raccolta. Lorenz, Gabriel e Valina sono utili per coprire la parte centrale della raccolta, infine Sareta e Stefany per concludere".

Mario Tonioni, ideatore del sistema di difesa contro acqua e insetti, ha spiegato che, rispetto ai tradizionali teli in plastica, questo progetto ha una durata ben superiore, coprendo la vita prevista dell'impianto stesso. 

Anche Stefano Tartarini e Brunella Morandi, dell'Università di Bologna, hanno ricordato il programma di innovazione varietale portato avanti dall'ateneo e che ha avuto come obiettivo la qualità e le rese in campagna. E la ricerca prosegue.

Brunella Morandi

Il tecnico Jacopo Diamanti ha posto l'accento sull'omogeneità della produzione, con maturazione mai scalare e calibri costantemente elevati. "La raccolta viene così facilitata e circa il 90% la si effettua da terra, per terminarla con un passaggio veloce con il carro raccolta".

Michele Giori della Salvi Vivai ha sottolineato che "la copertura permette la protezione contro pioggia e insetti, ma un aspetto di fondamentale importanza sta nella parte ipogea: le radici delle piante devono ricevere costantemente acqua e nutrimento, a seconda di un piano ben stabilito. E' indispensabile porre dei tensiometri per misurare costantemente l'umidità all'apparato radicale". 

Il webinair, coordinato dall'esperta in comunicazione Arianna Ruzza, è terminato con una domanda al produttore Massimo Beltrami. "Lo rifarebbe, un impianto simile?". "Sì, lo rifarei di certo", è stata la risposta. "Il mercato chiede determinate produzioni e questi impianti le rendono possibili. Credo che le altre tipologie diminuiranno sempre di più, in una frutticoltura professionale". 

Le conclusioni sono state tratte da Silvia Salvi: "Vi invito a contattarci per visitare personalmente il nostro ceraseto e i nostri vivai in provincia di Ferrara. Sul nostro sito web, a partire dal 26 giugno, potrete rivedere l'intero webinar".

Contatti
Società Agricola Salvi Vivai s.s.
Via Bologna, 714
44124 Ferrara
Tel.: (+39) 0532 785511
Fax: (+39) 0532 785531
Email: info@salvivivai.it
Web: www.salvivivai.it