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La testimonianza della Uvasdoce

Raccolta in vista per la prima uva precoce spagnola: volumi in crescita del 10%

Ad Alicante, presto inizierà la raccolta delle uve da tavola, e sarà molto precoce. Le abbondanti piogge e grandinate di quest'anno non hanno avuto un impatto sulle varietà senza semi, mentre le cultivar più tradizionali ne hanno risentito. I cambiamenti climatici e la carenza di manodopera rappresentano sfide sempre più importanti per il settore, anche se quest'anno l’incertezza maggiore sarà su come si svilupperà questa campagna, vista l'attuale crisi sanitaria.

"Inizieremo a raccogliere e commercializzare le prime uve da tavola senza semi ai primi di luglio. La prima varietà sarà la Candy Snaps rossa, seguita a metà luglio dalla Sweet Celebration e dalla Timpson bianca senza semi", afferma Miriam Cutillas, del dipartimento commerciale della società Uvasdoce. "Anche se la raccolta non inizierà che tra alcuni giorni, nei quali il meteo potrebbe sempre cambiare, quest'anno la nostra campagna è in anticipo di una decina di giorni. Nel caso della varietà Candy Snaps, la cui raccolta inizia di solito a fine luglio, stiamo cominciando con quasi tre settimane di anticipo", afferma.

Oltre a completare la conversione in uva senza semi, quest'anno il volume di produzione della Uvasdoce aumenterà del 10%, con un incremento di circa 700.000 chili. "Abbiamo escluso dal nostro assortimento tutte le varietà con semi, così come le varietà senza semi più obsolete".

Secondo Miriam Cutillas, i lockdown causati dal Covid-19 hanno avuto un impatto sul commercio. "Quest'anno ci è voluto più tempo del solito per chiudere i programmi di fornitura con i nostri clienti. La maggior parte delle grandi catene ha voluto aspettare e vedere come si sviluppava la situazione prima di firmare, ma fortunatamente ci siamo riusciti. Tuttavia, prevediamo una crescita in termini di circa il 5% sui volumi di vendita, rispetto al 10% inizialmente previsto. La nostra politica commerciale si basa sulla collaborazione con gli stessi clienti, poiché solo il 5% della nostra produzione è destinato al mercato libero".

"Inoltre, riteniamo che questo non sia l'anno giusto per correre rischi, dal momento che non sappiamo cosa accadrà nelle prossime settimane, considerando che in alcuni Paesi continuano a svilupparsi piccoli focolai del virus e che si parla di una nuova ondata tra settembre e ottobre, quando saremo nel mezzo della campagna dell'uva da tavola. Abbiamo adottato molte misure di sicurezza per proteggere i nostri lavoratori, ma dobbiamo tenere presente che una volta finita la giornata e lasciati i campi e il nostro centro di imballaggio, la situazione non dipende più da noi", sottolinea Cutillas. "La verità è che non possiamo permetterci di affrontare un focolaio di virus nel nostro impianto o nelle nostre piantagioni: sarebbe un disastro".

"Per il momento, manterremo le limitazioni sulla mobilità dei lavoratori, che dovranno utilizzare più mezzi per spostarsi. Sul campo, il lavoro è sempre stato svolto in coppia, dai braccianti, ma quest'anno verrà svolto singolarmente. Abbiamo apportato delle modifiche alle nostre strutture, ampliando il principale centro di confezionamento, le aree comuni per i lavoratori, inclusi gli spogliatoi, i laboratori di ricezione, applicando le più avanzate misure di disinfezione".

Quest'anno, la Uvasdoce effettuerà alcune piccole spedizioni in Cina e Vietnam, dove l'anno scorso sono stati approvati i protocolli d’esportazione sulle uve da tavola spagnole. La società ha investito nell'adattamento delle celle refrigerate ai requisiti richiesti dai protocolli siglati con questi Paesi.

Nel frattempo, le sue esportazioni andranno principalmente nel Regno Unito, in Sudafrica (dove hanno il loro cliente più importante), in Irlanda, nei Paesi scandinavi e, naturalmente, in Spagna, dove il consumo di uva da tavola senza semi continua a crescere molto.

La società con sede ad Alicante ha investito molto nelle coperture antigrandine, in tutte le sue piantagioni. "Sebbene ci siano state delle piogge ad aprile, è stato il mese di giugno a essere particolarmente piovoso. Abbiamo investito in nuove coperture, così da proteggere i raccolti da pioggia e grandine, quindi non abbiamo subito alcuna perdita, ma le forti grandinate di due settimane fa hanno avuto un forte impatto sulle piantagioni di varietà tradizionali con semi di altri produttori della zona. Grazie alle coperture, inoltre, le nostre produzioni saranno più precoci. Stiamo parlando di tendoni in plastica che possono essere utilizzati al massimo per cinque campagne, anziché essere sostituiti ogni anno, e sebbene siano più costosi di quelli monouso, richiedono meno manodopera".

Secondo Cutillas, la manodopera sta diventando un problema sempre più grande, in ogni campagna. "Fortunatamente, quest'anno non siamo stati a corto di manodopera, considerate le circostanze, poiché dopo la dichiarazione dello stato di emergenza, molti sono rimasti senza lavoro in Spagna, e alcuni si sono rivolti all'agricoltura come alternativa. Ma quando le cose torneranno alla normalità, è improbabile che il campo rimarrà la loro prima scelta. E' una vera sfida continuare a coltivare con il rischio di non trovare abbastanza manodopera. La scorsa stagione abbiamo superato il nostro record, con 420 dipendenti. Nel settore dell'uva da tavola, ci sono compiti che per ora non possono essere svolti dalle macchine".

Inoltre, negli ultimi anni, la variabilità delle temperature primaverili si sta affermando come una chiara tendenza. "Nelle ultime tre stagioni - conclude Miriam - abbiamo vissuto periodi di temperature alte all'inizio della primavera, seguite improvvisamente da settimane di freddo insolito. Questo si traduce in una crescita irregolare dei cluster e in una maggiore necessità di manodopera, poiché dobbiamo raccogliere più spesso ed essere più attenti nella selezione dei grappoli".

Per maggiori informazioni:
Miriam Cutillas (responsible marketing)
UVASDOCE
Ctra. Monforte-Agost km. 6,9
Partida de las Norias n.º 188
T: +34 965 620 125
M: +34 659670964
info@uvasdoce.com
www.uvasdoce.com

Data di pubblicazione: