Ampie parti del Veneto compresa la zona di Verona, la Lombardia specie a Cremona e Brescia e la parte orientale dell'Emilia Romagna sono le zone più colpite dal maltempo ieri 10 giugno. Fortissimi temporali, spesso accompagnati dalla grandine, hanno colpito diverse aree produttive. Fra le varie testimonianze raccolte vi è quella di Gabriele Evangelisti che ha avuto l'azienda ortofrutticola devastata.
La Couve Manteiga distrutta dalla grandine
"Coltivo 5 ettari nelle colline di Cesena - esordisce Evangelisti - e una grandinata come quella di ieri 10 giugno non l'avevo mai vista. Pareva fosse nevicato. In più ho avuto gravi problemi di ruscellamento e la melma mi ha riempito un laghetto di irrigazione di 20 metri di lato".
Provincia di Verona Ca degli Oppi (Foto tratta da Meteo BPP)
Grossi danni ci sono stati sulla coltura della Couve Manteiga (cfr. FreshPlaza del 22/10/2018) praticamente distrutta. "Non è rimasto più nulla - dice disperato Evangelisti - e pensare che stavo per iniziare la vendita tramite una catena della Gdo. Ovviamente i danni ci sono stati anche su drupacee e le altre orticole. Un disastro nel disastro dopo la gelata dell'1 e 2 aprile".
Piogge copiose e grandine non hanno risparmiato neppure la lombardia, specie nella provincia di Cremona, alcune aree del mantovano, oltre al ferrarese e ravennate in Emilia Romagna. Nel veronese a Ca degli Oppi la grandine ha superato i 15 centimetri di altezza.
In Puglia, dopo la grandinata abbattutasi fra tra Foggia e Manfredonia che ha causato danni a uva da tavola e drupacee, la CIA ha scritto che "Vista la frequenza di eventi climatici così estremi è necessario riformare il sistema assicurativo per renderlo accessibile ai viticoltori da tavola. Di fronte a questo tipo di calamità, sempre più frequenti, non c'è rimedio. Soprattutto quando l'azienda agricola non è riuscita ad accedere a un sistema assicurativo. E tutto questo perché, ad oggi, le assicurazioni non sono accessibili a tutti. Si tratta di un sistema che va riformato, ampliato, reso sostenibile per le imprese agricole e adeguato alla frequenza sempre più elevata e costante degli eventi climatici estremi".