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Susine: analisi approfondita relativa all'import-export

Le esportazioni italiane di susine mediamente si aggirano su circa 53.000 tonnellate (media 2014-2019); durante l'annualità 2019 il quantitativo inviato, con quasi 55.000 tonnellate, è risultato in crescita di ventisei punti percentuali rispetto al deficitario 2018.

Il valore, con oltre 44 milioni di euro, invece, è diminuito del 7% sulla stagione precedente risultato di un prezzo medio pari a 0,82 €/Kg, in diminuzione del 26% rispetto all'elevata quotazione dell'anno precedente.

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I Paesi dell'UE28 rimangono la principale destinazione di susine italiane, nel 2019, con una rappresentatività al 67% del totale. Nell'ambito di questa macro area la Germania mantiene il primato al 19% del complesso e quantitativi di poco superiori alla passata annualità (+1%), circa 10.600 tonnellate; il Regno Unito si conferma il secondo mercato di sbocco, con spedizioni inferiori di diciotto punti percentuali rispetto alla campagna passata, e una rappresentatività scesa all'11% del complesso.

Con distacco troviamo le esportazioni verso la Polonia cresciute notevolmente rispetto alla stagione scorsa con oltre 4.000 tonnellate all'8% del totale. A seguire Austria e Svezia, al 4% con volumi in crescita rispettivamente del +5% e +21% sul 2018; in flessione, durante l'ultima annata, i volumi assorbiti dalla Danimarca e dai Paesi Bassi al 3% del totale. In decisa crescita, invece, le spedizioni verso la Repubblica Ceca che insieme al Belgio occupano il 2% del complessivo esportato. 

Al di fuori della comunità europea, al 13% del totale, troviamo le esportazioni di susine indirizzate verso i Paesi africani, in netto incremento rispetto ai volumi spediti nella precedente annata, il prodotto è destinato quasi esclusivamente in Egitto con circa 6.800 tonnellate (12% del complesso). 

Verso i Paesi del Medio Oriente le spedizioni, durante il 2019, sono cresciute del 60% rispetto a quelle più contenute del 2018, all'11% del totale; in l'Arabia Saudita è stato inviato il 4% del complesso e le spedizioni hanno registrato un aumento del 69% sul 2018, verso gli Emirati Arabi (anch'essi al 4%) è stato mandato il 26% in più sui volumi della stagione antecedente.

I Paesi dell'Europa extra-UE nel 2019 hanno assorbito il +6% rispetto alla passata campagna; il principale mercato raggiunto è la Svizzera, al 2% del totale, con quantitativi superiori del 26% sul 2018. Le spedizioni in Norvegia, al contrario, sono calate di sedici punti percentuali rispetto a quelle della precedete stagione (2% del complesso). 

In deciso aumento le esportazioni verso i paesi dell'Estremo Oriente, principalmente India, al 2% dei volumi complessivi.

Le esportazioni in Nord America, esclusivamente Canada, dopo il calo registrato la passata campagna, nel 2019 i quantitativi inviati evidenziano una crescita del 3% sul 2018 al 2% del totale.

Verso i Paesi sudamericani le spedizioni registrano un calo del 30% rispetto ai volumi della scorsa annualità; la Colombia è la principale destinazione con quantitativi che crescono di diciassette punti percentuali sul 2018.

L'import
Le importazioni di susine estere mediamente si collocano su circa 9.500 tonnellate (media 2014-2019), durante l'ultima stagione si è registrato un aumento del 7% rispetto all'annata precedente riallineandosi alla media delle passate campagne. 

Il valore, con circa 12 milioni di euro, al contrario, flette di dieci punti percentuali sulla stagione scorsa, a causa di un prezzo medio di 1,21 €/Kg, che scende del 16% sul 2018 e si colloca, insieme alla quotazione media del 2015, come la più bassa delle annate prese in considerazione. 

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Durante l'ultima stagione commerciale il 77% delle importazioni di susine sono giunte dai paesi della UE (28), con quantitativi in crescita del 7% rispetto ai volumi arrivati l'anno precedente. Le maggiori entrate di prodotto provengono dalla Spagna la cui rappresentatività, nel 2019, è al 47% del totale con volumi in aumento del 24% rispetto a quelli della campagna 2018; al secondo posto in ordine di importanza le entrate dai Paesi Bassi (prodotto triangolato) in calo del 26% sul 2018 e una rappresentatività al 13% dei volumi complessivi, con distacco si collocano le susine di origine francese in crescita di quattordici punti percentuali rispetto alla stagione prima, stabile al 7% del totale.

In contro stagione, tra marzo ed aprile è concentrato l'import di merce dal Sud Amarica, esclusivamente di susine cilene, pari al 22% del totale, con quantitativi in crescita del 26% sul 2018; il prodotto sudafricano che arriva in Italia tra gennaio e aprile, durante l'ultima stagione, ha registrato movimentazioni inferiori rispetto ai quantitativi assorbiti nel 2018, scendendo all'1% del complesso. 

Il saldo della bilancia commerciale, anche nel 2019, si mantiene positivo come negli anni precedenti ed i valori tornano a salire dopo quelli più contenuti registrati nel 2018: i volumi sono positivi di quasi 45.000 tonnellate, mentre il valore risulta positivo di oltre 32 milioni di euro.

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I competitor
Il principale concorrente commerciale dell'Italia è la Spagna, a livello europeo il paese con la più elevata propensione all'export di questa referenza: difatti mediamente le esportazioni di susine si attestano a circa 100.000 tonnellate l'anno (media 2014-2019); durante l'ultima annualità le spedizioni all'estero sono incrementate del 30% rispetto al più deficitario 2018. Il principale mercato di sbocco è il Brasile a cui sono destinate in media quasi 16.000 tonnellate durante le ultime sei stagioni, nel 2019 le quantità esportate sono cresciute di trentacinque punti percentuali sull'annualità precedente.

A poca distanza si colloca la Germania con circa 15.000 tonnellate l'anno (media 2014-2015), anche verso questa destinazione si rileva un aumento sulla campagna 2018 (+34%). A seguire le spedizioni verso il Regno Unito con oltre 12.000 tonnellate annue, verso questa destinazione il 2019 si è chiuso con una crescita di diciotto punti percentuali sulla stagione precedente. In calo l'export indirizzato in Francia (-17% sul 2018) come mediamente volumi di circa 8.300 tonnellate l'anno.

Verso la Polonia sono indirizzati mediamente poco più di 6.000 tonnellate annue con un forte aumento dell'export durante l'ultima stagione commerciale rispetto alla precedente, molto deficitaria rispetto alla media. L'export verso l'Italia si colloca al sesto posto con circa 5.300 tonnellate medie annue nelle ultime sei campagne commerciali.

A livello mondiale gli altri principali paesi esportatori di susine sono il Cile e il Sud Africa ma con produzioni in contro stagione rispetto a quelle italiane.

Fonte: CSO Italy per FreshPlaza.IT

Data di pubblicazione: