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Dati Istat

Commercio al dettaglio: flessioni in valore e volume a marzo 2020

A marzo 2020, per le vendite al dettaglio, si stimano flessioni pari al 20,5% in valore e al 21,3% in volume, rispetto a febbraio. A determinare l'eccezionale calo sono le vendite dei beni non alimentari, che diminuiscono del 36,0% in valore e del 36,5% in volume, mentre quelle dei beni alimentari sono stazionarie in valore e in lieve diminuzione in volume (-0,4%).

Nel primo trimestre del 2020, le vendite al dettaglio registrano un calo del 5,8% in valore e del 5,9% in volume rispetto al trimestre precedente. Diminuiscono le vendite dei beni non alimentari (-11,6% in valore e -11,5% in volume), mentre le vendite dei beni alimentari registrano variazioni positive (rispettivamente, +2,0% in valore e +1,9% in volume).

Su base tendenziale, a marzo, si registra una diminuzione delle vendite del 18,4% in valore e del 19,5% in volume. Anche in questo caso sono le vendite dei beni non alimentari a registrare un calo (-36,0% in valore e in volume), mentre risultano in crescita quelle dei beni alimentari (+3,5% in valore e +2,1% in volume).

Rispetto a marzo 2019, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce del 9,3% per la grande distribuzione e del 28,2% per le imprese operanti su piccole superfici. Le vendite al di fuori dei negozi calano del 37,9% mentre è in crescita sostenuta il commercio elettronico (+20,7%).

Nel corso della fase di rilevazione dei dati vi è stata una contenuta riduzione del tasso di risposta delle imprese, conseguente all'emergenza sanitaria in corso. Le azioni messe in atto per fare fronte a queste perturbazioni, nella fase di raccolta dei dati, hanno consentito di elaborare e diffondere gli indici relativi al mese di marzo 2020.

Fonte: istat.it

Data di pubblicazione: