I teli di pacciamatura biodegradabili in suolo possono essere considerati uno strumento per rispondere agli obiettivi dello sviluppo sostenibile (OOS/SDGs - Sustainable Development Goals) delineati dalle Nazioni Unite nell'Agenda 2030, dove si definiscono le priorità e le aspirazioni ambientali per il 2030 a livello globale e si cercano di mobilitare gli sforzi per raggiungere una serie di obiettivi e traguardi comuni.
Gli OSS richiamano i governi mondiali, il mondo produttivo e la società civile a mettere fine alla povertà e a creare le condizioni per una vita dignitosa e di opportunità per tutti.
Gli OSS esplicitamente richiedono a tutto il mondo produttivo di applicare creatività e innovazione per risolvere le sfide dello sviluppo sostenibile.
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Uno studio condotto sui teli per pacciamatura biodegradabili in Mater-Bi di Novamont evidenzia che l'utilizzo in agricoltura di questi film permette di raggiungere 8 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) indicati dalle Nazioni Unite (vedi qui per approfondimenti sugli OOS).
In particolare, grazie alla loro biodegradabilità in suolo, i teli in Mater-Bi permettono di proteggere l'ambiente raggiungendo 3 degli obiettivi previsti sul tema Ambiente (OOS 2, OOS 14 e OOS 15) e di prevenire la produzione di un rifiuto plastico tecnicamente ed economicamente difficile da riciclare, rispondendo così ad altri 2 OOS (OOS 2 e OOS 12).
Inoltre, Novamont ha lavorato per incrementare la rinnovabilità delle materie prime contenute nei teli di pacciamatura in Mater-Bi, rispondendo così alle esigenze di sostenibilità dell'agricoltura biologica (vedi precedente articolo su FreshPlaza) e incontrando altri due obiettivi dello sviluppo sostenibile.
I dati emersi dall'analisi di LCA comparativa "dalla culla alla tomba" tra un telo di pacciamatura prodotto con il materiale biodegradabile ad elevata rinnovabilità certificato AIAB ed uno in plastica tradizionale, avendo come scenario di riferimento il sistema Italia, evidenziano una riduzione delle emissioni di gas serra fino al 50% a favore dei teli biodegradabili rispetto a quelli i tradizionali.
Infine, i teli biodegradabili in Mater-Bi hanno dimostrato prestazioni tecniche ed agronomiche comparabili a quelle dei teli in plastica tradizionale nelle colture orticole. Questo consente di raggiungere altri 3 obiettivi di sviluppo sostenibile. Relativamente agli aspetti economici poi, da un punto di vista circolare e di visione sistemica gli aspetti da tenere in considerazione non sono rappresentati solo dal prezzo di acquisto dei materiali, ma da tutti i costi connessi al ciclo vita dei teli nel campo e fuori dal campo: costi di rimozione, logistica e smaltimento corretti. In questa prospettiva i costi totali delle due pratiche (pacciamatura biodegradabile e pacciamatura non biodegradabile) sono molto simili.
Peraltro bisogna tenere anche conto dei costi ambientali qualora i teli non vengano correttamente smaltiti. Un altro elemento interessante da tenere in considerazione quanto si parla di impatti ambientali è l'aspetto associato alla rimozione delle plastiche non biodegradabili, ovvero alla perdita di sostanza organica presente nel suolo che viene rimossa insieme al telo: assumendo un 1,2 % come valore medio Carbonio organico presente in un suolo (si considera circa un 2 % di sostanza organica del suolo) e considerando che i teli plastici presentano alla rimozione generalmente una contaminazione che equivale a due volte il peso iniziale del telo, si è calcolato che ogni anno i suoli europei perdono circa 1800 tonnellate di carbonio organico (Fonte: Sare, 2018).
Sulla base di questi risultati, dunque, i teli per pacciamatura in Mater-Bi si configurano come un prezioso alleato per soddisfare importanti obiettivi di sviluppo sostenibile per un mondo agricolo sempre più attento alle problematiche ambientali.
Per maggiori informazioni su Mater-Bi per la pacciamatura: www.materbi.com