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Meloni retati, stagione in sordina

E' ancora in sordina la stagione del melone retato siciliano che, con l'andamento climatico fin qui ben poco primaverile, vede consumi ancora piuttosto stentati.

E se le prime raccolte mostrano un prodotto piuttosto gradevole per qualità e pezzatura, la richiesta da parte della GDO, al pari dei mercati generali, risulta davvero scarsa. Per tracciare una breve analisi di ciò che sta accadendo, ci siamo rivolti ad Antonio Morreale della Bio Hortus, nota cooperativa agricola con sede a Palma di Montechiaro (AG).

"La nostra stagione dei retati - ha detto Morreale (nella foto qui accanto) - è iniziata con il melone della varietà Rais a fine marzo, per proseguire via via con le varietà Realis, Fiola e Rubino, concludendo la stagione commerciale a fine estate e, clima permettendo, anche ben oltre con il gialletto".

"I consumi, al momento, purtroppo sono influenzati dall'andamento climatico e quest'ultimo non sta giocando a nostro favore. Purtroppo, i prezzi non sono in linea con la stagione scorsa, e tendono al ribasso. Le nostre forniture vanno per la maggior parte, il 60%, alla GDO, lasciando la rimanente parte ai mercati generali del nord Italia. A darci una certa forza propulsiva, è ancora una volta la certificazione GlobalGAP. Il nostro prodotto, coltivato in regime di agricoltura convenzionale, ci permette di commercializzarlo con l'abbattimento fino al 70% del LMR (limite massimo di residuo)".

"E se il momento non è dei più favorevoli per i motivi contingenti, dall'andamento climatico, a tutti i disagi legati al Coronavirus – ha spiegato l'esperto - sulle produzioni continua a incombere la presenza della concorrenza senegalese, marocchina e tunisina. I bassi costi di produzione in quei Paesi esercitano una certa concorrenza, su di noi. In momenti difficili come questi, vorremmo assistere a uno scatto di orgoglio nazionale e vedere gli italiani consumare i nostri prodotti che, per le loro caratteristiche organolettiche e per le garanzie sul piano fitosanitario, rappresentano veramente l'eccellenza nel mondo. L'appello è quanto mai accorato, in un momento di difficoltà che è sotto gli occhi di tutti".

"La crisi, tuttavia, non ci ha impedito di provare a migliorare - ha concluso l'imprenditore - abbiamo infatti finito di montare un'altra calibratrice computerizzata per i meloni, che ci permette di raddoppiare la capacità di lavoro per retati e gialletti, passando da 15 a 25 ton l'ora".

"Infine un'altra nota dolente riguarda i trasporti che, da un mese, subiscono, seppur lievi, ritardi a causa dei traghettamenti dalla e per la Sicilia assoggettati, giustamente, ai controlli da Coronavirus. Non solo. Alcune agenzie di trasporto hanno alzato i prezzi perché non hanno alcuna garanzia sul viaggio di ritorno, dal momento che molte aziende del nord sono chiuse".

Contatti:
Bio Hortus Società Coop. Agricola
Contrada Senia Albanazzi Snc
92020 Palma di Montechiaro (AG)
Tel.: +39 0922963737
Email: biohortus@libero.it
Web: www.biohortusag.com