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Nicole Freid, di HAK

Scorte sufficienti per affrontare l'acquisto compulsivo da epidemia

In Europa si sta scatenando il panico. Il Coronavirus si è diffuso in tutto il continente e vengono riportati sempre più casi di contagio. La maggior parte si riscontra nell'Italia settentrionale, ma ci sono anche casi in altri paesi europei. In alcune zone, le persone stanno passando all'azione per paura dell'epidemia e lo fanno facendo incetta di generi alimentari, tanto che in alcuni negozi italiani gli scaffali sono ormai vuoti.

Le verdure in scatola e in vasetto rappresentano, ovviamente, un prodotto ortofrutticolo a lunga conservazione. La compagnia HAK ha notato un graduale aumento nella domanda di verdure in conserva. "Negli ultimi giorni, abbiamo ricevuto più ordini da parte dei nostri clienti. Ci aspettiamo che questa domanda continui ad aumentare nel prossimo periodo", secondo quanto riporta Nicole Freid, di HAK.

Questa società si trova a Giessen, nei Paesi Bassi, e fornisce i mercati di Olanda, Belgio e Germania. Tra questi mercati, l'azienda non ha ancora notato delle differenze.

HAK non è preoccupata di terminare le proprie scorte. "Attualmente ci troviamo tra le stagioni olandesi. Di conseguenza, il nostro magazzino è bello pieno. Le nostre scorte possono ancora durare per mesi, anche se si dovesse sviluppare una domanda maggiore sul mercato. In caso ce ne fosse bisogno, possiamo pure incrementare la nostra logistica".

"Una volta inviati i prodotti, non ci sarà pericolo che si vada a creare un collo di bottiglia. Sul lungo termine, dopo un periodo di incetta, si potrebbe anche verificare un effetto positivo sulle nostre vendite. Abbiamo notato - conclude Nicole - che quando le dispense dei consumatori sono colme di verdure in conserva, si verifica anche un aumento nel consumo di questi prodotti".

Per maggiori informazioni:
HAK
1 Hendrik Cornelis Hak Street
4283 ZG Giessen, NL
Tel: +31 (0) 183 446 500
Email: info@hak.nl
Web: www.hak.nl