Ottimizzare l'efficienza idrico-nutrizionale delle piante da frutto è un obiettivo con importanti ricadute sia in termini economici, perché riduce i costi di produzione, sia di natura ambientale, poiché limita gli apporti di acqua e fertilizzanti.
Per questo Aop Italia - organizzazione che associa le OP Eur.O.P. Fruit, Consorzio Frutteto, La Buona Frutta e Costea - nell'ambito di un progetto di filiera finanziato dal PSR Regione Emilia-Romagna, ha avviato un'attività coordinata dal Crpv e volta a sviluppare un sistema di monitoraggio e controllo nutrizionale, capace di incrementare l'efficienza degli apporti fertirrigui di alcune specie arboree da frutto: albicocco, susino e actinidia.
Il sistema ideato, progettato e brevettato da AGQ Labs consiste nell'applicare al terreno alcune sonde di suzione per estrarre la soluzione circolante su cui eseguire le analisi di conducibilità elettrica, pH, macro e microelementi, più volte durante la stagione e nelle fasi più critiche per la coltura. Contemporaneamente, vengono eseguite le analisi dell'acqua d'irrigazione, della soluzione fertilizzante, le analisi del suolo e dei tessuti vegetali della pianta. Dal confronto tra ciò che avviene nel suolo e ciò che la pianta realmente assorbe, il sistema è in grado di fornire un'indicazione precisa su come variare la fertilizzazione durante il ciclo colturale, in funzione delle reali esigenze della pianta stessa.
Il piano di monitoraggio di Aop Italia
Il progetto di Aop Italia consiste nel monitorare dieci aziende situate tra le province di Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena, di cui due per ognuna delle seguenti combinazioni specie/varietà: kiwi/Hayward, kiwi/Jintao, albicocco/Lunafull, albicocco /Kioto, susino/Angeleno.
All'interno di ogni azienda vengono scelti due punti: "aziendale" e "sperimentale". Il "punto aziendale" controlla il campo gestito nel modo standard secondo le pratiche tipiche dell'azienda, mentre nel "punto sperimentale" è eseguita una concimazione diversa, che varia nel corso del ciclo colturale, in funzione delle analisi di laboratorio e quindi delle reali esigenze della pianta. Entrambi i punti hanno ciascuno un "punto di controllo", termine con cui s'intende una parte del campo sufficientemente uniforme dal punto di vista delle caratteristiche chimico-fisiche del terreno e in cui è coltivata la stessa specie e varietà.
In ognuno di questi punti sono installate tre sonde nel terreno, alle profondità di 20, 40 e 60 cm. In ciascun punto di controllo vengono prelevati non solo i campioni di soluzione circolante da tutte e tre le sonde, ma anche i campioni fogliari e della soluzione nutritiva (acqua + concime).
Oltre al punto di controllo, ogni punto aziendale e ciascun punto sperimentale hanno anche 1-2 punti separati da cui vengono prelevati solo campioni fogliari.
Durante l'intero ciclo colturale vengono effettuati almeno cinque campionamenti di soluzione circolante e altrettanti di tessuti fogliari da sottoporre ad analisi, in modo di avere tutte le informazioni necessarie nei momenti critici per la coltura, e di ottenere delle curve fogliari significative a fine stagione.
Interpretazione dei dati e correzione del piano di concimazione e fertirrigazione
I tempi di risposta delle analisi variano da 3 a 5 giorni lavorativi, un tempo sufficientemente breve per riuscire ad apportare modifiche in tempi ragionevoli e utili dal punto di vista agronomico.
I risultati delle analisi vengono sottoposti al tecnico AGQ, il quale esegue una visita in azienda per confrontarli con la situazione visiva delle piante e per discuterne assieme all'agricoltore.
Al fine di interpretare correttamente i risultati, è fondamentale studiare e analizzare non le analisi prese singolarmente, ma l'interazione esistente tra tutti i dati ottenuti; infatti le curve fogliari consentono di capire se la pianta è nutrita bene o male in ogni momento, e anche di creare uno storico utile per gli anni successivi. Le eventuali modifiche del piano di concimazione potranno essere rivalutate nel corso della successiva analisi.
Primi risultati molto positivi
Il sistema di monitoraggio nutrizionale ha permesso di interagire direttamente con ogni singolo produttore, analizzando attentamente durante le fasi fenologiche della coltura in atto tutti gli aspetti idrico-nutrizionali e permettendo così di poter consigliare la miglior pratica agronomica per ogni singolo appezzamento.
In particolare, il sistema ha permesso di intervenire in ogni singolo momento, in quanto capace di:
- modulare la concimazione in maniera dinamica e mirata;
- valutare l'evoluzione del fertilizzante apportato nel profilo del terreno;
- evidenziare in anticipo carenze, eccessi o dilavamento di ogni elemento nutritivo;
- monitorare la salinità nei vari strati del suolo;
- controllare indirettamente l'irrigazione;
- conoscere l'assorbimento e traslocazione degli elementi alla parte fogliare.
Il lavoro svolto ha portato a un risultato principale e molto importante per ogni singolo produttore. In tutte le tesi sperimentali, si è riusciti già nel primo anno ad avere un incremento produttivo molto elevato e un incremento di peso per ogni singolo frutto di circa un 10% in più del peso medio. Gli altri parametri sono stati un po' influenzati dalle condizioni atmosferiche, principalmente precipitazioni nel corso della campagna 2019.
Iniziativa realizzata nell'ambito del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 – Tipo di operazione 16.2.01 "Supporto per progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo e agroindustriale" Focus Area 3A – Progetto "Monitoraggio del fattore suolo-pianta per migliorare la qualità e incrementare l'efficienza idrico-nutrizionale in colture arboree frutticole".