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Serbia: frutticoltura in pericolo se le temperature non diminuiranno

I frutticoltori serbi sono preoccupati per la scarsa umidità del suolo, che potrebbe causare una resa inferiore e frutti di bassa qualità. Il clima insolitamente caldo in questo periodo dell'anno, le scarse piogge registrate in autunno e l'inverno senza neve ne sarebbero la causa. Ciò potrebbe tradursi anche in un incremento del prezzo della frutta quest'anno.

Il direttore dell'Istituto di pomicoltura di Cacak, Milan Lukic, afferma che se non ci saranno nevicate abbondanti a tutti i tipi di frutta subiranno dei danni.

"Al momento la quantità di umidità del suolo è molto bassa perché non ci sono state sufficienti piogge in autunno e anche l'inverno si sta dimostrando piuttosto secco. Il periodo di vegetazione comincia ad aprile e a meno che non nevichi, cosa che fornirebbe alla terra più umidità, possiamo dire con sicurezza che queste condizioni climatiche avranno un impatto negativo su tutti gli stadi di vegetazione, ovvero fioritura, impollinazione, sviluppo del frutto, ma anche su rese e calibri".

Una situazione del genere potrebbe anche portare a una riduzione significativa delle rese frutticole in Serbia per quest'anno e, di conseguenza, a una carenza di frutta sul mercato che probabilmente porterà a prezzi più alti. Lukic, tuttavia, ritiene che sia troppo presto per parlarne e che è difficile collegare il prezzo direttamente a una resa inferiore: bisognerà tener presente offerta e domanda.

"Quest'inverno ci sono stati diverse gelate, con temperature che sono diminuite fino a -10 °C. Dal momento che le basse temperature hanno portato a una riduzione nella popolazione di organismi dannosi, i parassiti non dovrebbero generare gradi problemi nei frutteti. Tuttavia - ha aggiunto Lukic - l'assenza della neve rappresenta un problema notevole".

Fonte: serbianmonitor.com

Data di pubblicazione: