Mercati abbastanza bloccati, fino a giovedì della scorsa settimana (la quinta del 2020, ndr). "Gli unici articoli che offrono una performance migliore sono gli agrumi. Le clementine italiane sono terminate e si punta sul prodotto spagnolo che, in ogni caso, raggiunge quotazioni di 1,80-1,90 euro/kg. Quando c'è poco prodotto, generalmente si vende di più. In concomitanza del maltempo in Spagna, è capitato di non riuscire ad approvvigionarci per un paio di giorni e a soddisfare le richieste dei clienti. Con la varietà Hernandina, in particolare, non abbiamo riscontrato problematiche in termini di qualità. Le altre invece hanno registrato un profilo qualitativo più basso".
A dichiararlo è Giovanni Boccuzzi dell'azienda Fruttattiva di Conversano (BA), il quale continua: "Buone quotazioni si stanno realizzando anche con il mandarino siciliano, circa 1,20-1,30 euro/kg; il prodotto è molto ricercato. Per l'arancia Tarocco siciliana a polpa rossa si riescono a spuntare prezzi soddisfacenti, ma i volumi sono abbastanza limitati".
Altro prodotto che mostra un buon andamento è la fragola, sia di origine lucana che di provenienza greca. Il clima attuale fa registrare temperature più elevate del periodo e questo favorisce la coltivazione e il consumo del frutto. Buone le quotazioni e anche i volumi".
Fragole greche.
"A nostro avviso, la fragola greca è migliore di quella spagnola. Mostra una maggiore tenuta e un packaging meglio vendibile. I prezzi si aggirano su 3,50 euro/kg. Per quanto riguarda le fragole della Basilicata, stiamo vendendo la varietà Fortuna a quotazioni intorno a 3,50 euro/kg e la Sabrosa-Candonga a prezzi che si aggirano su 6,00 euro/kg".
Fragole lucane.
Secondo il commerciante, le pere scarseggiano in volumi e qualità ma risultano molto care. "Il prezzo alto è dovuto solo alla mancanza di prodotto, ma ultimamente si fatica pure a soddisfare la qualità, con una grande percentuale di scarto. La pera Abate, in cassa da 17-18 kg, mostra una quotazione di 1,50-1,60 euro/kg; in padella da 4 kg il prezzo è invece di 2,00-2,50 euro/kg. La Conference in cassa registra 1,00-1,20 euro/kg, mentre in padella supera 2,00 euro/kg".
Buoni volumi e vendita regolare per kiwi e mele. "Realizziamo 1,50-1,60 euro/kg per frutti Hayward italiani di calibro grande e I categoria, mentre le quotazioni per la II categoria si aggirano su 1,00 euro/kg. Per quanto riguarda il kiwi a polpa gialla, lavoriamo solo con lo Zespri Gold a quotazioni molto superiori. Soddisfacente la commercializzazione di mele colorate nazionali; si registrano discreti volumi delle varietà Fuji, Envy, Kanzi".
Ortaggi e verdure
L'offerta orticola dell'azienda spazia da diverse tipologie di pomodori e peperoni a zucchine, melanzane, finocchi e specialità locali. "Trovandoci nella provincia di Bari, commercializziamo tutte le verdure autoctone, quali rape, cicorie e bietole – aggiunge Gianni Boccuzzi, titolare di Fruttattiva – E' stato un periodo difficile per il comparto e non registriamo ancora alcuna ripresa".
"I mesi di gennaio e febbraio sono storicamente periodi calanti. Quest'anno, però, tale tendenza si sente un po' di più. Attualmente, si registra un leggero aumento delle quotazioni per i pomodori, a causa di un volume disponibile inferiore. Però le vendite non compensano la mancanza di prodotto, quindi la situazione resta stagnante. Sui mercati si vedono tanti ortaggi e verdure per via dell'inverno mite, ma questo non aiuta le vendite".
Ultima nota del commerciante: "Per via della diffusione del coronavirus a livello mondiale, i prodotti cinesi stanno scomparendo dai mercati nazionali e internazionali. Si registra una psicosi generale relativa a tutto ciò che è asiatico. Questa situazione dovrebbe favorire le produzioni europee", conclude Gianni.
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