Dicembre è tradizionalmente il mese in cui le vendite di frutta esotica registrano una forte impennata. Nel periodo delle feste natalizie si può parlare di una vera e propria moda. Ristoranti, supermercati e grossisti di ortofrutta si riempiono di colori e produzioni di nicchia.
"Se dell'avocado si conoscono anche le diverse varietà e il frutto è venduto tutto l'anno, a cavallo tra Natale e Capodanno clienti e consumatori si orientano maggiormente su pitaya rossa e gialla, rambutan, mangostano, granadilla. Si tratta di specialità che incuriosiscono per sapore, origine e utilizzo", racconta Vincenzo Nocerino di Solina Exotic Fruit, azienda specializzata in frutta esotica con sede al Centro agroalimentare di Napoli-CAAN.
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"Ma non sempre si sa come consumare questi esotici. Da circa 7 anni, lavoro affinché si parli di questi prodotti, si impari a gustarli e a inserirli nella nostra dieta. L'avocado è riuscito a fare il salto, ora tocca agli altri".
Per quanto riguarda il mango, il grossista parla di una buona richiesta per gran parte dell'anno, con prezzi stabili. "Al momento stiamo lavorando con la varietà Tommy Atkins del Brasile, che importiamo via mare, e la Kent del Perù che arriva per via aerea. Quest'ultima mostra qualità organolettiche eccezionali".
Ma la vera notizia di fine 2019 riguarda l'ananas. "Data la mancanza di prodotto, alla vigilia di Capodanno i prezzi hanno mostrato dei livelli vertiginosi. Importiamo i frutti dalla Costa Rica, ma il picco di quotazione non è stato dovuto al periodo di festa. Il ritardo nelle spedizioni ha creato delle lacune nella disponibilità".