Scuola e settore agricolo sembrano essere sempre più in sinergia tra loro. C'è dunque un interesse maggiore nell'investire sulla formazione di tecnici che siano non solo in grado di gestire un'impresa agricola sul lato agronomico, ma che sappiano anche utilizzare le moderne attrezzature di trasformazione degli alimenti.
Con il passare degli anni, gli istituti agrari del nostro Paese stanno livellando la propria offerta formativa, inserendo nel piano di studi un maggior numero di ore pratiche riguardanti le tecnologie alimentari, al fine di studiare e approfondire anche le procedure relative alla trasformazione dei prodotti agroalimentari.
E' il caso dell'Istituto Tecnico Agrario di Marconia (Matera) con il suo nuovo laboratorio di trasformazione e confezionamento di prodotti a km 0, del quale ci parla Antonio D'Alessandro, tra i docenti della scuola: "Formiamo i futuri protagonisti del settore agri-food mediante l'utilizzo di attrezzature professionali che prevedono tecnologie definite a lungo termine, quali essiccazione e pastorizzazione. Preleviamo i prodotti direttamente dalla nostra azienda agricola scolastica, per poi lavorarli insieme ai nostri ragazzi. Un mix tra teoria e pratica, che permette agli studenti di apprendere lavorando".
"Arance, funghi, peperoni e tanto altro. Un progetto che riguarda tre diverse discipline: produzioni vegetali, chimica ed economia. Il futuro perito agrario sarà quella figura professionale in grado di consigliarci quali coltivazioni effettuare e come, oltre che incentivare la crescita e la competitività scegliendo strategie idonee per garantire un maggior utile all'imprenditore".