Dopo un mese di ottobre segnato da temperature quasi estive, nei prossimi giorni è previsto un calo e questo sarà l'ideale per sbloccare i consumi di alcune verdure di stagione, come il Cardo Gigante di Romagna che l'azienda Sipo ha appena iniziato a commercializzare.
Si tratta di un ortaggio invernale che viene coltivato generalmente in una situazione di scarsa illuminazione e giunge a maturazione in inverno.
"Queste settimane di falso autunno – spiega Massimiliano Ceccarini, CEO di Sipo – hanno penalizzato il comparto delle verdure invernali. I consumi finora sono stati bassi in quanto, con 25-30 °C, la gente non ha voglia di mangiare verdure che associa al freddo. L'auspicio è che il clima ci dia una mano e che si torni alla normalità. Il Cardo Gigante di Romagna è pronto per essere immesso sui mercati".
Caratteristica di questo prodotto è quella della legatura; viene poi coperto con terra per una decina di giorni. Grazie all'eziolatura, la parte edibile perde il colore verde dato dalla clorofilla e diventa bianca, molto più buona e digeribile. Tutto ciò naturalmente comporta un aggravio di manodopera e quindi dei costi di produzione.
Massimiliano Ceccarini in una foto d'archivio
E' di forma simile al sedano, ma appartenente alla famiglia dei carciofi; è piuttosto duro e di sapore amarognolo e solo grazie all'eziolatura assume il suo sapore gradevole. Si tratta di una verdura che si avvantaggia delle gelate, perché ne migliorano la consistenza.
"Le alte temperature autunnali – aggiunge Ceccarini – hanno causato anche problemi di tenuta in altre referenze. In generale, non si può dire che sia un buon periodo, ma siamo almeno ottimisti per i prossimi giorni. Il Cardo lo vendiamo in casse, e nei supermercati i consumatori lo pagano a peso, ponendo il singolo cardo sulla bilancia".
I cardi migliori sono quelli dal colore chiaro, chiusi, prive di macchie, con costole croccanti e larghe, tutte caratteristiche che si possono trovare nel Cardo Gigante prodotto da Sipo. Sia la pulizia che la cottura del cardo sono importanti: occorre eliminare le coste esterne, più dure e filamentose. Le foglie più grandi vanno scartate, mentre si possono consumare le foglie tenere che si sviluppano sulla parte centrale del cespo.
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