Le ricerche e le esplorazioni su Marte e la Luna continuano incessantemente, un po' per curiosità e un po' per scoprire se è possibile effettivamente viverci in futuro. Recentemente, infatti, è stata sondata la quantità di persone che potrebbero vivere sulla Luna, ma non solo.
Gli scienziati della Wageningen University & Research, in Olanda, hanno riprodotto il suolo di questi pianeti per vedere se è possibile coltivarli, e la risposta è stata molto positiva, tranne che per una verdura: gli spinaci.
L'esperimento è durato diversi anni ma ha portato risultati incoraggianti. Il terreno simile a quello di Marte è stato ottenuto basandosi sulle rilevazioni storiche dei lander delle missioni Viking e del rover Pathfinder, e attingendo per lo più al suolo hawaiano. Per il terreno che si ispira alla Luna, invece, sono stati utilizzati campioni di regolite che già possediamo, e polveri e sabbia raccolte nel deserto vicino a Flagstaff, in Arizona.
I terreni, successivamente, sono stati fertilizzati con un particolare materiale organico e sono stati inseriti i vari semi degli alimenti, per poi confrontarlo con un normale terreno del nostro pianeta. I risultati sono stati ottimi per quasi tutti gli alimenti come il crescione, rucola, pomodori, ravanelli, segale, quinoa, erba cipollina, piselli e porri.
L'unica pianta che non ha avuto una buona coltivazione sono stati gli spinaci. Inoltre, secondo quanto emerso dai confronti, il terreno simile a quello di Marte è più predisposto alla coltivazione rispetto a quello della Luna.
Fonte: FocusTech