La campagna spagnola degli agrumi sta per iniziare. Nella regione di Valencia, la principale area di produzione, si stima che il volume potrebbe essere inferiore del 30% circa, rispetto allo scorso anno.
"Alcune piantagioni registrano cali fino al 50%, e altre del 20%, a seconda della zona e delle varietà. Per ora non esiste una stima ufficiale del raccolto di arance e clementine, ma si parla di un possibile calo del 30%", afferma Juan J. Sanjuan, direttore commerciale della Vicente Giner, una società valenciana che vende circa 100 milioni di chili di arance e mandarini ogni campagna.
"L'anno scorso c'è stato un raccolto abbondante e quindi gli agrumi sono rimasti più a lungo sugli alberi che, di conseguenza, sono meno produttivi in questa nuova campagna. Ci sarà quindi una quantità maggiore di calibri grandi, rispetto alla scorsa stagione, e una qualità simile o addirittura migliore", afferma il direttore commerciale.
Inoltre, l'esperto avverte che il calo della produzione potrebbe essere meno evidente di quanto si pensi. "L'anno scorso ci sono stati molti frutti con calibri non commerciabili, ma quest'anno una quota maggiore del raccolto può essere utilizzata per la vendita nel segmento del fresco".
I mandarini più precoci sono i Satsuma, per i quali si prevede anche un calo della produzione, anche se non così evidente come quello delle clementine. Alcuni produttori hanno già iniziato a raccogliere i mandarini precoci Iwasaki Satsuma, anche se la Vicente Giner inizierà alla fine di settembre.
"Questi primi raccolti sono ancora molto limitati e non hanno le proprietà organolettiche necessarie per competere con le varietà tardive, come Orri o Nadorcott, provenienti dai Paesi dell'emisfero meridionale, come il Sudafrica o il Perù. Tuttavia, è anche vero che ci sono mercati di nicchia nel Regno Unito e in Scandinavia che richiedono in particolare i Satsuma".
Prima dell'inizio della raccolta, gli acquisti vengono effettuati nei campi con prezzi molto più alti rispetto a quelli della campagna precedente, in alcuni casi anche raddoppiati. "Nel mercato libero c'è sempre meno frutta disponibile e i produttori che vendono i loro raccolti lo fanno cercando prezzi più alti, che garantiscano loro un profitto", afferma Juan J. Sanjuan.
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Juan J. Sanjuan
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