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Osteen: un mango spagnolo sempre piu' popolare sul mercato francese

Sul mercato del mango, in questo momento, si incrociano le ultime forniture provenienti da alcune fonti con l'inizio di altre. “Fino alla settimana scorsa abbiamo spedito via mare manghi dal Senegal, rifornendo principalmente i supermercati. Ma oggi stiamo lavorando con frutti piccoli provenienti da Israele, delle varietà Omer e Kasturi. Tra un paio di settimane, la fornitura da Israele terminerà, lasciando il posto a quella spagnola".

"Siamo soddisfatti della stagione israeliana in termini di qualità e ci aspettiamo anche una buona stagione spagnola, sebbene i volumi previsti siano inferiori di circa il 20%, rispetto a quelli dell'anno scorso. C'è anche il mango Kent spedito via aerea dal Brasile, ma i volumi sono molto limitati. In generale, la fornitura copre la domanda", spiega Vincent Soler, direttore della Capexo.

Il mango Kent spedito via mare rappresenta il 90% del mercato europeo, ma il mango Osteen proveniente dalla Spagna, è riuscito a guadagnarsi un posto sul mercato francese.

"Sul mercato c'era il 50% della varietà Tommy Atkins e il 50% della Kent. Ma ormai da molti anni tutti i produttori hanno cambiato i loro frutteti di Tommy Atkins in Kent, una varietà senza fibre che risponde meglio alle aspettative del mercato europeo. La Spagna fa eccezione, con il 90% dei manghi Osteen".

Inizialmente, questa varietà non era conosciuta per essere la migliore, ma aveva il vantaggio di essere prodotta in Spagna e dunque poteva essere trasportata in Europa in 24 ore. "L’Osteen matura sul posto e può quindi essere venduto a prezzi molto convenienti. Ecco perché ai consumatori piace molto", spiega Vincent.

Photo credit: Capexo

Ogni anno, la Spagna produce sempre più mango ed è stata in grado di affermarsi con le sue società di import-export. "Costringe noi importatori ad aspettare che la Spagna finisca la sua stagione per poter avviare l'importazione dal Brasile o dal Perù. Ma i volumi dalla Spagna aumentano ogni anno, quindi dobbiamo aspettare sempre di più per importare da altre origini. Come tutti gli importatori che operano in Europa, abbiamo dovuto adattarci alla situazione, importando anche dalla Spagna. Ma questo è un fenomeno relativamente nuovo. La Spagna ha iniziato a produrre volumi significativi solo negli ultimi 7-8 anni".

Per maggiori informazioni:
Vincent Soler
Capexo
32-34 avenue Georges Guynemer
ZI Jean Mermoz,
94550 Chevilly-Larue
Phone: 01 41 73 23 00
v.soler@capexo.fr  
http://www.capexo.fr  

Data di pubblicazione: