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Focus sul mercato mondiale dei mirtilli

Gli ultimi mirtilli destinati al mercato sono in fase di raccolta in Europa e Nord America. Il player più importante in Europa è la Polonia, che nei prossimi anni prevede di ampliare la superficie coltivata. Dopo di che, si dovrà passare alla produzione del Sud America. I primi mirtilli dal Perù arriveranno nei porti statunitensi a settembre.

Un'altra nazione che approfitta del gap di offerta è il Sudafrica. Prima che il Cile dominasse il mercato, il Sudafrica esportava volumi sempre più grandi verso l'Europa. Se in Europa il tetto massimo è ben lungi dall'essere raggiunto, in Sudafrica il settore dei mirtilli è in forte crescita. Ci si aspetta che nei prossimi anni tale crescita tenga, perché le nuove piantagioni non sono ancora in piena produzione.

Sembra che la domanda abbia raggiunto il picco nella maggior parte dei Paesi e che ora l'offerta sia più in equilibrio con la domanda. Ciò permette di avere prezzi più bassi e lo si nota in particolare nei mesi estivi, durante i quali molte zone entrano in produzione contemporaneamente. Al momento, il prezzo sul mercato si sta stabilizzando perché ci troviamo in un periodo di transizione tra le stagioni.

Paesi Bassi: si raccolgono gli ultimi mirtilli
Ancora un altro paio di settimane di raccolta e i Paesi Bassi avranno terminato la loro stagione dei mirtilli. In questa campagna ne sono stati raccolti molti, con alcuni problemi di qualità dovuti al caldo di luglio. I danni si sono mantenuti nei limiti e i frutti al momento presenti sulle piante hanno un bell'aspetto. Per quanto riguarda i prezzi, a luglio si è registrato un leggero calo con quotazioni intorno a 4 euro. Da quel momento, sono aumentati fino al valore attuale di 5,50 euro. I coltivatori notano che il Perù è diventato un importante Paese d'importazione in pochissimo tempo e si aspettano che le bacche arrivino tra qualche settimana. Germania, Regno Unito e Scandinavia continuano a essere i mercati d'esportazione più importanti. La stagione terminerà nelle prossime settimane. La qualità delle bacche ancora da raccogliere è buona.

Belgio: prezzi nuovamente stabili sul mercato
I coltivatori belgi di mirtilli stanno portando avanti la raccolta delle varietà più tardive. A causa del caldo di un mese fa, le varietà tardive hanno subito qualche danno. Il 20% dei frutti si è disidratato o è incorso in scottature. All'inizio di agosto, i prezzi erano molto bassi, a circa 4 euro. Attualmente sono stabili a 8 euro e ci si aspetta che continuino così fino alla fine della stagione.

Germania: la campagna locale si avvicina al termine
La stagione tedesca dei mirtilli è quasi terminata. Al momento, l'offerta risulta nettamente inferiore, con prezzi che di conseguenza aumentano di settimana in settimana. A sostenerlo è un grossista e fornitore di prodotto regionale della Germania settentrionale. Nell'area principale di Lüneburger Heide, i diversi coltivatori hanno concluso la campagna semplicemente perché non producono varietà tardive come la Liberty e la Elisabeth. Altre zone di coltivazione in Germania hanno un impatto minimo sulla produzione.

A causa della disponibilità carente di prodotto locale, sul mercato al momento sono presenti grandi volumi di mirtillo polacco. Secondo le ultime notizie, i prezzi all'ingrosso ammontano a circa 3 euro per 500 grammi. Per gli ultimi mirtilli tedeschi, i prezzi all'ingrosso sono invece notevolmente più elevati. Secondo i commercianti il caldo delle ultime settimane non ha avuto alcun effetto sulle vendite di mirtilli. Un commerciante dichiara: "I mirtilli continuano a essere un prodotto annuale, con vendite molto costanti e che prescindono dal tipo di clima".

Francia: consumo in aumento ma comunque indietro rispetto ad altre nazioni europee
Negli ultimi tre anni la domanda francese di mirtilli ha registrato una crescita, ma il consumo continua a restare molto indietro rispetto ad altri Paesi in Europa, come la Scandinavia. In Francia, l'offerta è in aumento e sul mercato i prezzi stanno diventando più accessibili.

I mirtilli vengono raccolti in Francia a giugno e luglio. I prodotti che sono attualmente in vendita provengono principalmente dalla Polonia. A settembre, seguiranno le produzioni provenienti da Perù, Argentina e Cile fino alla fine di dicembre. Marocco e Spagna torneranno sul mercato nel nuovo anno.

Spagna: la stagione si riprende nel nord del Paese
Nella Spagna settentrionale - la regione in produzione durante i mesi estivi - la stagione attuale sta procedendo bene. La raccolta è cominciata a giugno con la varietà Duke, mentre a settembre e ottobre si raccoglierà la varietà Aurora. Da fine ottobre ai primi di novembre si procederà con la Centra Blue. Dopo due anni di scarsi raccolti per via delle piogge e dalla scarsa luce solare, i mirtilli della Spagna settentrionale hanno perso parte della loro quota di mercato. Tuttavia, la stagione è in ripresa grazie al clima favorevole. I prezzi sono stabili, al momento. La produzione di Nord Africa e Spagna meridionale sta per terminare. La domanda di mirtilli è stabile perché ormai il piccolo frutto è diventato un prodotto di massa. Nella Spagna settentrionale si registra anche un leggero aumento della superficie coltivata.

Italia: i mirtilli ottengono da 11 a 13 euro all'ingrosso
In Italia la stagione va da febbraio a novembre, ma l'offerta si concentra tra giugno e agosto. Il 75% della coltivazione è destinato all'export. I principali mercati di destinazione sono Germania, Svizzera, Austria e Regno Unito.

Nei mercati all'ingrosso i mirtilli di I categoria, in vaschette, mostrano un prezzo prevalente che varia tra 11 e 13 euro. Nel Paese, il consumo di mirtilli è in aumento, ma resta comunque basso rispetto ad altre nazioni che attribuiscono ai mirtilli qualità di superfood. Tale popolarità ha permesso che la superficie coltivata in Italia aumentasse da 275 ettari (2010) a 1.100 ettari (2018), secondo dati CSO-GFK.

In Italia i mirtilli si coltivano soprattutto a nord (Piemonte, Trentino Alto Adige, Veneto e Lombardia). Zone di produzione più piccole si trovano in Toscana e Lazio e in Calabria e Puglia.

Polonia: dopo il maltempo una ripresa per il mercato
Un inizio precoce della stagione polacca dei mirtilli sembrava essere certo, eppure quest'anno non è stato possibile a causa delle condizioni climatiche in Polonia. Tuttavia, secondo i commercianti polacchi nelle ultime settimane la stagione si è ripresa grazie a un clima più favorevole.

Sebbene la resa nelle piantagioni sia diminuita, il volume complessivo risulta più alto delle 6.000 tonnellate del 2018. Ciò è dovuto principalmente al notevole ampliamento delle superfici coltivate in Polonia. La maggior parte della produzione viene destinata all'export all'interno dell'Europa e una piccola quota va in Medio Oriente. La stagione attuale durerà più a lungo. Di conseguenza, i prezzi sono un po' più bassi rispetto a fine agosto 2018 perché continua a esserci offerta sul mercato.

Sudafrica: produzione in aumento e picco non ancora in vista
Il Sudafrica può approfittare del gap di offerta, prima che a settembre e ottobre il mercato sia dominato dal Cile. L'export aumenta grazie alle possibilità del nuovo anno. La maggior parte dell'export sudafricano ha destinazione Regno Unito e UE. Un volume più limitato arriva in Medio Oriente e nelle isole dell'Oceano Indiano. L'anno scorso sono state esportate 8.000 ton di mirtilli. La forte crescita nella produzione non ha ancora raggiunto il suo apice perché molte delle zone coltivate sono ancora molto giovani.

Finora il settore del mirtillo è stato dominato da tre grandi aziende con un rigoroso controllo su produzione e commercializzazione. Ora stanno facendo la loro comparsa nuovi player, con modelli più flessibili. Gli attuali esportatori continuano a inviare prodotto in Europa perché presumono che lì il tetto massimo non sia stato ancora raggiunto. Alcune aziende frutticole chiedono una diversificazione nei mirtilli per il mercato europeo.

In tutto il Sudafrica i coltivatori di mirtilli stanno piantando varietà dotate di una migliore resistenza al calore. I costi sono elevati, ma il rendimento sembra favorevole. Il settore dei mirtilli, di conseguenza, è quello a crescita più rapida in agricoltura. Il fatto che si tratti di un lavoro ad alta intensità di manodopera richiede l'occupazione di molte persone. In cinque anni, questo settore ha offerto 4.000 posti di lavoro.

Le alte tariffe in alcuni Paesi asiatici e l'assenza del mercato cinese continuano a rappresentare una sfida per il settore dei mirtilli sudafricano.

Perù: aumento nell'export
I mirtilli peruviani arrivano già da un mese nei porti degli Stati Uniti. Il clima è stato favorevole e si prevede che la stagione continui fino all'inizio di marzo. Il Paese prospetta anche un aumento nell'export verso Stati Uniti e Canada. In crescita anche l'export del Perù verso la Cina.

Nord America: transizione tra la stagione domestica e quella d'importazione 
Le scorte di mirtilli della Columbia Britannica stanno diminuendo. Il prodotto ancora da raccogliere ammonta al 10%. La stagione è cominciata con dieci giorni di anticipo, ovvero alla fine di giugno, e continuerà fino a metà settembre. Si pensa però che quella canadese terminerà intorno al 10 settembre. In Quebec e nelle Province marittime, la coltivazione regionale dei mirtilli continuerà ancora per qualche settimana.

Con la stagione di picco ormai alle spalle, l'Oregon sta riducendo gradualmente la raccolta di mirtilli. A Washington le scorte stanno diminuendo. Il Michigan sarà ancora in produzione per qualche settimana, ma ha avuto problemi con l'ondata di caldo che ha impattato qualità e quantità dei mirtilli.

La domanda del piccolo frutto continua ad aumentare, anche se non in modo spettacolare come in passato. Siccome sul mercato c'è un'offerta sufficiente, le scorte sono più in equilibrio con la domanda. A luglio, tuttavia, sono state sempre di più le regioni entrate in produzione contemporaneamente.

Ora che le scorte stanno diminuendo, il prezzo sul mercato è in fase di ripresa. Si stima che la stagione d'importazione dei mirtilli da Cile e Argentina comincerà intorno alla metà di settembre e dovrebbe andare avanti fino ad aprile. Attualmente, il primo sul mercato è il Perù, che esporta i mirtilli negli Stati Uniti.

Australia: scorte abbondanti e prezzi bassi nei supermercati
A causa delle condizioni meteorologiche, in Australia le scorte di mirtilli sono abbondanti. La situazione si avverte anche nei supermercati, dove si pagano prezzi che vanno poco oltre 1,50 euro (2,50 dollari australiani) per 125 grammi. L'anno scorso è stato registrato un aumento del 42% nella produzione di mirtilli. L'export è diminuito del 38%. Una grande parte delle importazioni è arrivata dalla Nuova Zelanda.

Data di pubblicazione: