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Le pere spagnole raggiungono prezzi molto alti all'avvio della campagna

La raccolta delle pere è attualmente in corso nelle principali aree di produzione della Spagna. A Lleida sono già state raccolte le varietà Limonera ed Ercolini ed è quasi terminata la raccolta, tra le altre, di Blanquilla, Conference Williams e Bartlett. Nel frattempo, si cominciano a raccogliere le prime Alejandrina.

L'Europa prevede di raccogliere il 14% in meno di pere rispetto allo scorso anno, secondo i dati Prognosfruit. L'Italia dovrebbe raccogliere fino al 30% in meno rispetto allo scorso anno, mentre la Francia il 14% in meno, il Belgio il 10% in meno e i Paesi Bassi il 6% in meno. Da parte sua, la Spagna prevede un aumento del 4% della produzione, rispetto allo scorso anno.

"Può sembrare che la Spagna abbia molte più pere rispetto agli altri Paesi, ma ciò potrebbe essere fuorviante. E' vero che il raccolto è stato buono nella provincia di Lleida, ma in altre aree, come l'Aragona, La Rioja e El Bierzo, ci sono stati problemi a causa delle gelate che hanno messo a dura prova la qualità del frutto, quindi non ci saranno tanto frutti adatti alla commercializzazione", spiega Xavier Juvillà, direttore della Viyefruit, con sede a Lleida, azienda di produzione e distribuzione, tra gli altri prodotti, di pere, mele e drupacee.

Secondo il produttore ed esportatore, esiste e continua a esserci una forte domanda di pere Barlett e Williams. "Molti lotti di qualità sono già stati venduti a prezzi molto buoni, principalmente in Italia, Paese che sta acquistando pere, destinate anche all'industria di trasformazione, a prezzi che non si vedevano da molto tempo".

Inoltre, i prezzi della varietà Abate Fetel sono eccessivi, dato che quest'anno l'Italia ha registrato un forte calo della produzione. "Gli Italiani chiedono con impazienza le pere Abate Fetel spagnole", afferma Xavier.

Per le pere Conference, le operazioni vengono chiuse all'origine con prezzi minimi compresi tra 0,50 e 0,60 euro. "Questa volta speriamo di non rivedere quello che è accaduto l'anno scorso, quando i prezzi hanno avuto un’impennata all'inizio, ma successivamente il mercato è rimasto stagnante, causando il crollo dei prezzi e un eccessivo accumulo di scorte. I Paesi Bassi e il Belgio hanno una quantità sufficiente di pere Conference, quindi se i prezzi iniziano a livelli molto alti, sia gli olandesi che i belgi potrebbero finire per vendere in Spagna ed esercitare una forte pressione sulla produzione interna, come abbiamo già visto 3 anni fa. Questi Paesi hanno avuto un'estate calda, quindi la qualità dei frutti e i livelli di zucchero li renderanno molto competitivi".

Per maggiori informazioni:
Xavier Juvillà
Viyefruit, S.A.
javier@viyefruit.com
www.viyefruit.com

Data di pubblicazione: