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Intervista a Luigi Cimmino

In Campania pescheti in allevamento superintensivo: l'agricoltura del futuro

Nel casertano, precisamente nella zona di Capua e Sparanise, ci sono innumerevoli appezzamenti di pesche allevati in sesto d'impianto superintensivo; siamo agli albori dell'agricoltura del futuro?

Sdoganato ormai dalle tradizionali tecniche frutticole, Luigi Cimmino, titolare dell'omonima azienda e socio produttore dell'OP Giaccio Frutta, ha cominciato dal 2016 a convertire i suoi impianti al sistema  superintensivo. Antesignano rispetto agli altri agricoltori, abolendo l'uso di pali di sostegno e dello spago, ha aperto la strada a un'agricoltura più sicura, dove si riducono anche i rischi sul lavoro.

"La volontà di abbattere notevolmente i costi fissi di produzione (pali, spago, manodopera), rendere le operazioni colturali quanto più possibile meccanizzabili, parlo ovviamente della potatura, della raccolta e del diradamento, rendere gli impianti più produttivi già al primo anno e più redditizi, sono tutti fattori che mi hanno spinto alla conversione al superintensivo". Così riporta Luigi Cimmino a FreshPlaza.

L'azienda vanta l'esperienza di ben quattro generazioni, con un background prima orticolo e poi frutticolo fino a oggi. Inizialmente, l'azienda contava solo 10 ettari di terreni, oggi sono diventati 70.

"Forte dell'esperienza vivaistica – riprende il titolare aziendale - mi moltiplico le piante da me, le innesto a gemma dormiente e le allevo ad asse singolo, forma di allevamento che meglio si presta al sesto d'impianto superintensivo (4 m tra le file x 1,50 m sulla fila). Inoltre, questo portamento delle piante permette loro di essere esposte maggiormente al sole, il che si traduce in una migliore qualità del frutto".

"Sto convertendo a intensivo anche gli impianti di nettarine e platicarpe, che prima erano allevate a vaso catalano, perché poco redditizie, producendo mediamente 30/35 ton/ha contro le 70/80 ton/ha degli impianti in intensivo".

"I terreni argillosi, ricchi di sostanza organica, esaltano le caratteristiche organolettiche dei frutti, a favore di un prodotto sempre più di qualità".

"Sono convinto che la meccanizzazione rappresenti la giusta strategia per far fronte al futuro, data la crescente irreperibilità di manodopera".

"In definitiva, per il futuro continueremo a produrre pesche da conferire a Giaccio Frutta, che da sempre valorizza un prodotto di alta qualità, e ripongo le speranze nelle mie figlie affinché possano perpetuare questa attività. Inoltre, bisogna trovare il giusto compromesso tra qualità e quantità, cercando di conferire un prodotto sempre più salubre ed etico, ripagato con il giusto prezzo alla produzione".

Contatti:
Az. Agr. Luigi Cimmino
Viale Perugia, 3
80010 Villaricca (NA) – Italy
Email: [email protected]

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