Nell'ottobre dell’anno scorso, il Ministero dell'agricoltura ha stipulato con la Banca mondiale un contratto per la prestazione dei servizi di formulazione di una strategia di sviluppo dell'agricoltura, delle aree rurali e della pesca.
Il progetto, del valore di 2,5 milioni di euro, durerà 23 mesi ed è finanziato per due terzi attraverso le risorse dell’assistenza tecnica al Programma di sviluppo rurale della Croazia 2014-2020 e per un terzo attraverso le risorse dell’assistenza tecnica al Programma operativo nazionale del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca 2014-2020.
Secondo le prime analisi della Banca mondiale, il settore agricolo, le aree rurali e l'acquacoltura in Croazia mostrano un enorme potenziale di crescita e di sviluppo e il Paese gode di un accesso illimitato al mercato Ue.
Dalle analisi risulta, però, che la Croazia dipende dall'import, che gli agricoltori usano i macchinari obsoleti e inefficienti e che si adattano troppo lentamente alle innovazioni tecnologiche, per cui sono meno competitivi. Inoltre, ci sono molti produttori piccoli, il livello di associazionismo è scarso e il collegamento con il mercato è limitato.
Fonte: ICE ZAGABRIA