Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

FederBio: soddisfazione per l'operazione investigativa 'Bad Juice'

FederBio, la Federazione nazionale che dal 1992 tutela e rappresenta la filiera dell'agricoltura biologica e biodinamica, si congratula con l'Ispettorato Centrale Repressione Frodi (ICQRF) e i militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Pisa per avere sventato una maxi frode nella produzione e commercializzazione di falsi prodotti biologici per un valore di oltre 6,5 milioni di euro.

Le indagini hanno accertato che l'organizzazione criminale, articolata su diversi livelli gerarchici con il diretto intervento di soggetti prestanome in territorio nazionale ed estero, ha prodotto e commercializzato nel territorio dell'Unione europea 1,4 milione di kg di succo concentrato di mela sofisticato con acqua e sostanze zuccherine dichiarandolo falsamente come biologico di origine europea.

Le indagini della Procura di Pisa hanno permesso di eseguire 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere e di sottoporre a sequestro 6 società, beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre 6.500.000 di euro.

"Pieno sostegno e fiducia alla Magistratura e alle Autorità di polizia giudiziaria - , ha affermato Paolo Carnemolla, presidente di FederBio - che hanno smascherato una rilevante frode nel comparto dei succhi e preparati di mele spacciati per biologici. Ancora una volta si sono sfruttate le debolezze del sistema di certificazione attuale, che FederBio denuncia da anni, per truffare sia i consumatori che i produttori biologici onesti, che sono la grande maggioranza ma che vedono diminuire i prezzi di acquisto dei loro prodotti per la concorrenza crescente di prodotti convenzionali camuffati da biologici, non solo di provenienza estera. Senza una vera tracciabilità a sistema, come quella che FederBio ha proposto e realizzato da tempo, e senza interventi drastici su alcuni organismi di certificazione in palese conflitto d'interesse o inadeguati a svolgere un controllo efficace nell'era del digitale e della blockchain, il rischio rimarrà elevato. FederBio è pronta a costituirsi Parte civile anche in questa indagine, come ha già fatto in tutte le vicende di frode che hanno riguardato il settore biologico nazionale negli ultimi anni".

Data di pubblicazione: