"Abbiamo passato un mese di maggio complicato. Ora si prospetta un netto miglioramento. Serve solo tanto sole". Massimo Franchini coltiva 20 ettari di albicocco in una delle zone più vocate del nord, vale a dire le colline di Castel Fiumanese, in provincia di Bologna.
Pricia poco prima della raccolta (28 maggio 2019)
"Le varietà più precoci sono andate perse in buona parte - aggiunge - a causa del cracking o all'apice, o alla cavità calicina. Penso a varietà come Aurora e Wonder Cot, il cui raccolto ha notevoli problemi. In più ci sono state complicazioni di mercato, in quanto la qualità organolettica non è stata il massimo".
Franchini coltiva albicocche che, in un'annata normale, coprono il calendario produttivo dal 20 maggio ai primi di agosto. Le lavora in proprio in modo da raggiungere i Mercati all'ingrosso di Bologna, Milano e Padova.
Il 28 maggio, Franchini aveva in raccolta la varietà Pricia. Gli alberi si presentavano carichi e le rese dovrebbero essere soddisfacenti, ma il bilancio si potrà stilare solo a consultivo, post raccolta. Pricia presenta buccia di colore arancio intenso con sovra colorazione rossa sul 50%; polpa soda ad elevata tenuta. E' autofertile e produce soprattutto sui dardi.
"La pioggia eccessiva di maggio - conclude l'agricoltore - ha causato anche altre complicazioni in molte aziende. Se il frutteto non è inerbito, ci sono diversi problemi anche nell'entrare in campo, con difficoltà specie nei terreni declivi collinari".
L'inerbimento è una pratica consigliata per accedere in campo, ma non sempre praticabile nei terreni poveri di acqua o senza irrigazione. In genere si cerca di lavorare sulla fila e tenere inerbito fra le file proprio per ovviare a questi problemi in caso di piogge abbondanti.
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Massimo Franchini
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