Nubifragi, bombe d'acqua e grandinate: il maltempo non ha dato tregua ai campi in Puglia. E le previsioni per i prossimi giorni parlano ancora di piogge.
"Al momento, la situazione non è delle migliori – commenta a FreshPlaza Gianluca Giorgio, giovane imprenditore agricolo – Continua a piovere e c'è anche vento forte. Per i prossimi giorni è prevista nuovamente pioggia. Le mie campagne sono localizzate prevalentemente nell'agro di Acquaviva delle Fonti, ma ne ho delle altre confinanti nell'Agro di Gioia del Colle e Santeramo, tutte facenti parte della provincia di Bari. Le colture in questione sono ciliegie, albicocche, pesche e susine".
"I danni, almeno nelle nostre zone, non sono stati causati dalla grandine, ma dalle eccessive e interminabili precipitazioni piovose – continua Gianluca – Le più copiose si sono registrate nella giornata di martedì scorso (notte/mattina) e hanno creato i maggiori danni. Le colture interessate sono state soprattutto le ciliegie Bigarreau in piena maturazione, con un 90-100% di prodotto perduto. La pioggia di giovedì scorso, invece, ha intaccato seriamente anche la varietà Giorgia, di cui è andato perso un buon 50%".
Sulle altre colture, l'imprenditore non riporta particolari danni, perché i frutti sono ancora in fase di accrescimento. "Danni quasi inesistenti su albicocche, pesche e susine. Qualcosa su queste ultime, ma irrilevante al confronto con quanto accaduto alle ciliegie. Lunedì mattina (si legga oggi 20 maggio 2019, ndt) aspetto le ispezioni da parte dei funzionari della regione Puglia nei miei appezzamenti. Il mio comune ha chiesto lo stato di calamità naturale, io ho fatto richiesta ed è stata accolta".
"Nella zona, tutti noi agricoltori siamo sulla stessa barca, con danni più o meno gravi. Il tutto dovuto alle eccessive piogge, causate dal cambiamento climatico. Lavorare e investire in campagna è sempre più dura ed è diventata una partita a poker", conclude Gianluca.
Secondo Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, in provincia di Lecce sono le angurie, oltre ai vigneti, a pagare lo scotto maggiore dell'ondata di maltempo che ha imperversato nell'ultima settimana. "E' un vero e proprio crack per le angurie – aggiunge il presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele – con i campi allagati e le piantine andate distrutte. Oltre alle angurie, sono andate in fumo le piantine dei meloni, mentre gli ortaggi risultano in asfissia e marciti".
Non è solo colpa del clima pazzo. Gli effetti disastrosi della tropicalizzazione si abbattono su un territorio fragile, reso ancora più vulnerabile dall'incuria, dalle mancate manutenzioni ordinarie e straordinarie dei canali di scolo e da opere incomplete.
Nell'area dei Paduli e nel dettaglio a Nardò, infatti, non è ancora stato completato lo scolmatore e, come di consueto, è straripato il nuovo canale Asso, allagando i campi, senza che il Consorzio di Bonifica sia intervenuto per tempo a regimentare l'afflusso di acqua. "La frequenza di questi eventi estremi impone una gestione completamente diversa del territorio, dato l'elevato rischio di pericolosità idraulica", riferisce Cantele.