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Varieta' tradizionali e brevettate di uva da tavola: quali prospettive per i territori vocati?

L'anno scorso, la campagna dell'uva da tavola siciliana non si è di certo conclusa nel migliore dei modi a causa del fenomeno del cracking, un problema di notevoli dimensioni che ha inficiato il reddito di molti produttori.

Gianni Raniolo

Il presidente del Consorzio di Tutela dell'uva da tavola di Mazzarrone IGP, Gianni Raniolo, ha voluto fare con noi il punto della situazione in previsione della vicinissima apertura della stagione 2019, con l'uva Victoria e altre, parlandoci proprio del territorio a maggiore vocazione e delle caratteristiche dell'uva siciliana.

"Le perdite di produzione di uva Italia – chiarisce l'imprenditore - si sono registrate un po' ovunque negli areali tra Puglia e Sicilia. Più o meno sulla stessa scia, con il 30% di produzione andata persa rispetto alle previsioni, si è caratterizzata l'annata 2018 dell'uva Italia di Mazzarrone IGP".

"L'uva da tavola di Mazzarrone prende vita dai suoi terreni, di tipo calcareo, il sole e le condizioni pedoclimatiche particolarmente favorevoli - spiega ancora Raniolo - ne fanno il territorio perfetto per questa coltivazione. Si tratta di una produzione importante che ogni anno, da aprile a novembre, interessa un enorme flusso di manodopera all'interno del comprensorio del Consorzio IGP Uva da Tavola, di cui Mazzarrone è, per l'appunto, capofila".

"L'uva Italia - dice l'esperto - è una varietà che porta con sé i valori della tradizione contadina. E' l'uva che ha reso famoso il nostro territorio, e con cui facciamo conoscere l'Italia nel mondo. Porta proprio il nome del nostro Paese e, per questo, la condividiamo con tutti i produttori italiani".

Valori contadini che vanno perdendosi
I concetti della condivisione e dei valori della tradizione contadina, talora, però, mal si sposano con le logiche commerciali. Queste ultime, come spiega lo stesso Raniolo, perseguono il legittimo scopo del profitto ma a prescindere dall'universalità dei valori comuni.

"Gli obiettivi del consorzio, oltre alla tutela e la promozione del prodotto - sottolinea il presidente - tendono a favorire, attraverso studi e ricerche di mercato, l'adeguamento delle produzioni al fine di facilitare l'inserimento nei canali commerciali. Ma da qualche anno cominciamo a trovare alcune difficoltà in tal senso, perché i criteri della qualità, delle caratteristiche specifiche dei territori e della condivisione sono stati messi da parte dall'avvento dei brevetti a numero chiuso. Alcune varietà di uva vengono di fatto precluse a molti produttori che, esclusi dall'élite dei brevetti (le cosiddette varietà club), vengono di conseguenza lasciati fuori dalla GDO internazionale".

"Non è in discussione la legittimità dei club in sé: sul cui valore non c'è alcun dubbio - conclude l'imprenditore - Tuttavia ci domandiamo: la possibilità di coltivare le nuove varietà di uva brevettate dovrebbe essere un diritto per tutti i produttori italiani o un privilegio concesso solo ad alcuni?"

Contatti:
Consorzio di Tutela dell'Uva da Tavola di Mazzarrone Igp
Tel.: +39 335 1033575
Email: uvaigpmazzarrone@libero.it