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Progetto Castagno Piemonte: potatura in tree-climbing per migliorare la produttivita’

Pensare al castagno sia per il valore paesaggistico e boschivo sia per quello produttivo, puntando a integrare l'attuale filiera del frutto con la realizzazione di impianti moderni e con pratiche colturali innovative, è la mission della ricerca piemontese condotta da anni dal DiSAFA dell’Università di Torino nell'ambito delle attività del Centro Regionale di Castanicoltura del Piemonte, recentemente individuato dal Mipaaft quale candidato a Centro di riferimento nazionale per le prove varietali (DUS) su castagno.

Il prof. Gabriele Beccaro, coordinatore del Centro Regionale di Castanicoltura, spiega “Gli interventi di potatura in tree-climbing porteranno a un aumento della produttività dei castagneti oggetto di intervento; con il progetto #castagnopiemonte sono stati effettuati interventi in tree-climbing in castagneti da frutto tradizionali nelle Valli Pesio, Susa e Mongia: uno degli ultimi frutteti centenari del Marrone di Chiusa Pesio, la vetrina suggestiva del Marrone di Susa della Cooperativa la Maruna, gli esemplari secolari produttori delle celebri castagne secche Garessine”.

Tagli disinfettati con rame contro infezioni da Chryphonectria.

Roberto Ansaldi e Jacopo Rossi, due tra i giovani operatori e partner del progetto con le loro aziende, hanno potato alcuni degli ultimi esemplari di Marroni di Chiusa Pesio muovendosi all'interno della chioma in sicurezza in tree-climbing – spiega Gabriella Mellano del DiSAFA - Gli alberi sono stati ispezionati e sono stati effettuati tagli di rimonda e ritorno, in modo da favorirne lo sviluppo architettonico e vegetativo armonico e mantenere allo stesso tempo un livello minimo di produttività già a partire dall'anno corrente. Tutti i tagli di diametro significativo sono stati disinfettati con prodotti rameici per evitare infezioni da Chryphonectria”.

Giovanni Gamba del DISAFA, che ha diretto i cantieri, sottolinea “Con il tree-climbing siamo in grado di svolgere diverse tipologie di potatura che meglio rispondono alle esigenze dei castagni. E' auspicabile un maggiore intervento pubblico, e non solo in Piemonte, a sostegno dei produttori per rendere questi interventi sistemici e diffusi, viste età media e condizioni strutturali dei castagneti italiani”.

Le foto sono state gentilmente concesse da Gabriele Beccaro e Gabriella Mellano.