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Gli effetti benefici degli asparagi sulla pressione alta

Spesso per contrastare alcuni dei disturbi più comuni non c'è bisogno di ricorrere all'uso dei farmaci, ma ci si può affidare alle proprietà naturali di alcuni alimenti. Tra i più consigliati ci sono gli asparagi. Questi ortaggi sono molto diffusi in diversi Paesi d'Europa, e oltre ad essere gustosi e succulenti, sono dotati di moltissime sostanze nutritive.

Gli asparagi sono in gran parte composti da acqua, ma offrono anche un certo quantitativo di carboidrati, proteine e fibre. A renderli indispensabili nelle nostre diete è la presenza di vitamine e sali minerali, che arrecano numerosi vantaggi al nostro organismo, e che possono rivelarsi dei validi alleati in presenza di fastidi e piccoli disturbi di salute.

Mangiare asparagi permette di tenere a bada la glicemia, e allo stesso tempo di depurare l'organismo. Per questo motivo, sono molto consigliati alle persone che soffrono di ritenzione idrica. Le fibre, invece, riescono a migliorare la digestione e la regolarità intestinale, e fanno di questo alimento uno dei principali alleati di chi soffre di stipsi.

Questi ortaggi svolgono un ruolo molto importante anche nella prevenzione di disturbi cognitivi in età avanzata, e aiutano il corretto funzionamento del sistema nervoso. Infine, il consumo di asparagi è indicato nella prevenzione delle patologie cardiocircolatorie.

Diverse ricerche hanno dimostrato anche come gli asparagi possano rivelarsi molto utili a chi soffre di pressione alta. Contengono infatti un composto attivo che ha un effetto contro l'ipertensione, ovvero gli ACE inibitori, che agendo sui reni ne preservano la naturale funzione. L'alta presenza di asparagine, invece, aiuta ad eliminare il sodio in eccesso.

Insomma, se avete problemi di ipertensione, inserire nella vostra dieta una discreta quantità di asparagi potrebbe farvi decisamente bene: i nutrizionisti parlano di una o due porzioni a settimana nel periodo primavera/estate.

Fonte: DiLei

Data di pubblicazione: