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Le criticita' sul mercato delle mele: l'analisi di Domenico Sacchetto, presidente Asprofrut

In una stagione di luci e ombre per le mele, abbiamo intervistato Domenico Sacchetto, presidente di Asprofrut con sede Lagnasco (CN), per quanto riguarda la situazione del comparto piemontese.

La campagna 2018 sta ormai volgendo al termine per quanto riguarda la Gala, mentre per la Rossa a marchio Igp le scorte termineranno per fine maggio, senza proroga. Come da tradizione, infatti, i magazzini devono essere assolutamente svuotati per le operazioni di manutenzione e le celle devono essere pronte per accogliere la frutta estiva.

Sacchetto sottolinea: "Inoltre sarebbe inutile andare avanti con i nostri mercati d’oltremare in questo periodo, quando sugli stessi sta già arrivando nuova merce dall'emisfero meridionale, in competizione con la nostra, che è a fine campagna".

"Noi sappiamo che dovremmo esaurire le scorte di mele adesso, ma quest’anno siamo in ritardo di circa un mese, in quanto il mercato è stato intasato dalla sovrapproduzione europea e purtroppo abbiamo notato che certi paesi, in particolare Polonia e Grecia, ci stanno ostacolando molto! Negli ultimi anni, la Polonia ha investito in nuovi impianti con varietà qualitativamente valide, sicché la loro produzione non è più destinata solo alla trasformazione, ma viene destinata  anche per il mercato fresco, con mele simili a quelle italiane".

Le prospettive future non sembrano ottimistiche: "Se pensiamo che nei prossimi anni ci saranno nuovi impianti in produzione di mele rosse non solo in Piemonte, ma anche in Trentino e poi alla Polonia con tutta la produzione che avrà, diventerà sempre più impegnativo vendere tutto. Pertanto, l'obiettivo sarà riuscire a vendere tutta la merce, cercando di produrre mele sempre più salubri e di qualità".

In questi anni, in Piemonte, si è cercato di differenziare la melicoltura introducendo coltivazioni di piccoli frutti, ciliegio e produzioni biologiche. Tuttavia, in assenza di un aumento dei consumi, anche queste diventano strategie inutili. Le statistiche continuano a sottolineare un calo dal 2 al 5% ogni anno nei consumi di ortofrutta in Europa; se a ciò si aggiunge il fatto che molti mercati mondiali sono chiusi per questioni politiche, guerre, vincoli commerciali, tutto ciò incide negativamente sull'export delle mele italiane.

Il manager osserva: "L'embargo russo prosegue, il Nord Africa è sconvolto da continue guerre e svalutazioni della moneta. In Brasile c'è una profonda crisi economica per cui anche i prezzi sono inferiori, Cina, Vietnam e Giappone sarebbero mercati interessanti, ma non riusciamo ad esportarvi. In Giordania si esporta, ma con clausole molto limitanti e questo costituisce un'altra forte criticità se si pensa che la Giordania si è sostituita al ruolo fondamentale che aveva fino a qualche anno fa l’Egitto per l’export piemontese nel Nord Africa. Anche l'India è un mercato interessante, però non essendo organizzato per la conservazione della frutta, non è molto sicuro per quanto riguarda i quantitativi che vengono poi effettivamente liquidati, in quanto sono ingenti le perdite di prodotto per via di una gestione post-importazione non adeguata".

"Ciò che ci preoccupa è che ci sarà un aumento esponenziale della produzione e una restrizione dei mercati, mentre noi vorremmo avere la possibilità di operare in tutto il mondo con accordi bilaterali. Pensiamo solo alla Polonia, un attore relativamente giovane nel settore della produzione di mele destinate al consumo fresco, eppure esporta già in Cina, mentre per noi è tutto fermo!".

"Nell'ultimo anno abbiamo avvertito un calo dell'export tra il 20 e il 30%. Tornando a Polonia e Grecia, sono paesi che si stanno attrezzando e organizzando come noi. Quando saremo alla pari, noi saremo perdenti perché abbiamo costi di produzione nettamente superiori, che non ci consentono di essere competitivi. L’unica salvezza è dunque quella di moltiplicare i mercati di destinazione; sarà poi il mercato a sceglierà quale mela consumare, ma intanto poter essere presenti ovunque offrirebbe più opportunità alla nostra frutta" conclude Sacchetto.

Premio Fruttinfiore 2019 (17ma edizione). Domenico Sacchetto, mentre riceve una targa di riconoscimento per l’impegno alla promozione del territorio. 

Contatti:
Piemonte Asprofrut

Via Praetta 2
12030 Lagnasco (CN)
Tel.: +39 0175 282311
Fax: +39 0175 282320
Email: info@asprofrut.com
Web: www.asprofrut.com