Negli ultimi anni, sull'onda dell'esperienza spagnola, alcuni agricoltori hanno investito nel mango, realizzando piccoli impianti in Sicilia. Alcuni sono andati a buon fine, altri, forse troppi, sono falliti miseramente, principalmente a causa di problemi climatici. La tolleranza alle basse temperature della specie è sensibilmente inferiore rispetto a quella del limone: si è potuto constatare in passato come un giovane impianto circondato da limoneti sia stato distrutto da un abbassamento termico con vento di tramontana che si avvicinava a temperature di 0°.
Tralasciamo per il momento le esigenze pedoclimatiche e di qualità dell'acqua minime necessarie - da verificare ovviamente (ma non tanto) prima di realizzare un impianto - per affrontare ora il problema dell'alternanza produttiva in quelle situazioni dove la specie ha trovato condizioni accettabili per svilupparsi e produrre.
La fase di induzione fiorale successiva al necessario periodo di riposo, di fermo vegetativo, da noi è determinata dal freddo con temperature notturne oscillanti tra i 10 e i 14° C, nei paesi sub-tropicali dallo stress idrico nella stagione secca.
La fioritura in Sicilia, approssimativamente in marzo aprile secondo l'andamento stagionale, avviene sulla vegetazione dell'anno precedente. Una potatura stimolante, quindi, nei tempi e nei modi adeguati, assume un'importanza determinante per la produzione dell'anno successivo. E' bene intervenire tempestivamente, a fine raccolta, sui rami che hanno già prodotto, per stimolare una vegetazione abbondante sulla quale in parte si concentrerà la produzione futura. Piccole cimature, inoltre, nei tempi opportuni, possono contribuire a un sufficiente indurimento dei nuovi getti, necessario per una buona fioritura.
Appare evidente come la pratica della potatura post-raccolta per ridurre l'alternanza, abbia un senso se riferita alle varietà precoci con raccolta agosto-settembre, trovandoci ancora in un periodo con temperature favorevoli alla emissione di nuova vegetazione prima della fase di stasi invernale. Con le varietà a raccolta tardiva di ottobre-novembre, pur se molto interessanti per prezzi e sbocchi di mercato, bisognerà rassegnarsi a una più che spiccata alternanza produttiva. Nel periodo di riposo, è comunque sconsigliato qualunque intervento cesorio.
Altro aspetto non trascurabile per ridurre il problema, è ovviamente una gestione nutrizionale equilibrata.
Le esigenze del mango non sono assimilabili ad altri fruttiferi sub tropicali e la valutazione sul tipo di intervento deve necessariamente partire dalle caratteristiche del terreno, dalla qualità dell'acqua e dalla diagnosi visiva sullo stato nutrizionale delle piante. Possiamo dire in generale, riguardo i tempi degli interventi, che è bene evitare gli apporti in fase di fioritura/allegagione per i possibili effetti negativi. Parimenti, l'irrigazione non strettamente necessaria o le eventuali piogge, nello stesso periodo, provocano una indesiderata caduta di fiori e frutticini.
Lavorando in regime biologico sul mango, cosa non certo facile per gli innumerevoli problemi legati ad attacchi parassitari e patologie di cui è afflitta la specie, ma comunque possibile, avremo piante più resistenti agli abbassamenti termici e con una maggiore costanza produttiva.
Deleterie le concimazioni azotate eccessive e/o nei tempi sbagliati che provocano stati vegetativi anomali, minore resistenza alle basse temperature e agli attacchi parassitari, oltre che accentuare il fenomeno del "soft nose" (polpa molle) e influenzare negativamente il grado zuccherino e la sapidità dei frutti.
Concludendo, si è voluto qui solamente accennare a un problema complesso, che certo non si esaurisce in questa breve nota, altri elementi poi come alcune patologie (oidio, batteriosi, Verticillium, armillaria, ecc.) possono entrare in gioco, contribuendo ulteriormente a cali produttivi indesiderati.
Per maggiori informazioni:
Avoconsult Associated Study - Catania
Consultant for tropical and sub tropical fruit trees
Email: avoconsult@aguacate-vivai.it
Web: www.aguacate-vivai.it/Home1/index.htm