Il virus ToBRFV (Tomato Brown Rugose Fruit Virus) appartiene al genere Tobamovirus come i più noti Tobacco Mosaic Virus (TMV) e Tomato Mosaic Virus (ToMV). E’ stato per la prima volta segnalato in Israele nel 2014 e in Giordania nel 2015. Più recentemente nel 2018 è stato segnalato in Messico, dove in breve tempo è diventato un serio problema.
Alla fine del 2018 è stato individuato in Germania e ad inizio del 2019 è stato segnalato anche in Italia (Sicilia). I Tobamovirus sono molto stabili e virulenti, inoltre la capacità del ToBRFV di rompere le attuali resistenze del pomodoro permette una rapida diffusione di questa fitopatologia, tanto da rappresentare un rischio per l’intera orticoltura italiana ed europea.
Ospiti: pomodoro, tabacco e peperone (Luria er al 2017).
Sintomi di ToBRFV su pomodoro: mosaicatura tipica dei frutti. Fonte: EPPO e Geneplanta srl
Sintomatologia su pomodoro
Pianta: macchie di colore bruno e con superficie rugosa si sviluppano sul rachide, sui sepali e sul fusto.
Infiorescenza: macchie necrotiche sul peduncolo e calice.
Frutto: aree decolorate e clorotiche sui frutti maturi.
Foglie: motivo a mosaico, riduzione della lamina e screziature. Necrosi sul picciolo.
Sintomi di ToBRFV su pomodoro: disseccamento del peduncolo e del calice, che può portare alla cascola. Fonte: EPPO e Geneplanta srl
Sintomi di ToBRFV su pomodoro: necrosi brune sulle foglie. Fonte: EPPO e Geneplanta srl
Trasmissione
- Si trasmette facilmente attraverso mezzi meccanici e strumenti di lavoro. Si trasmette nel terreno.
- Si può propagare per mezzo di sementi infette durante le operazioni di trapianto. Tuttavia non penetra all'interno del seme, rimane posizionato sulla superficie e si elimina facilmente con opportuni trattamenti.
- Le manipolazioni frequenti delle piante possono diffondere efficacemente il virus.
- Può essere trasmesso dai bombi (Levitzky et al 2019).
- Il ToBRFV è più aggressivo durante la stagione calda.
Conservazione nell’ambiente
- Si conserva fino a 2 o più anni nell’ambiente.
- Si conserva nel suolo, substrato e parti di radici infette.
- Si conserva su macchinari e strumenti agricoli.
- Può conservarsi sui vestiti e telefoni cellulari.
Prodotti utili alla disinfezione
Virkos S; Ipoclorito di sodio; Iodio, Soluzione di latte in polvere scremato (20% grasso).
Gestioni culturali e pratiche sanitarie
Prima del trapianto
Le piantine non devono essere trapiantate in campi dove vi sono tracce di radici e parti di piante contaminate da ToBRFV.
Sementi e Piante: comprare e utilizzare sementi di qualità provenienti da ditte sementiere certificate e ben conosciute. Anche le piante devono provenire da vivai certificati.
Innesto: Sempre più spesso il pomodoro viene innestato. Anche in questa fase l’igiene è estremamente importante.
- Disinfettare gli utensili usati per l’innesto molto spesso.
- Gli addetti alle operazioni di innesto dovrebbero cambiare i vestiti ogni giorno e, al di fuori del luogo di lavoro, limitare il più possibile il contatto con piante e frutti di pomodoro, limitarsi allo stretto necessario.
Tipo di coltivazione
- E' molto importante cercare di avere cicli di coltivazioni precoci e brevi, in questo modo si offre meno possibilità al virus di attaccare la coltivazione.
- Due cicli di 9-10 grappoli sembrano migliori di un ciclo lungo (a patto che le nuove piante non vengano messe su terreno o suolo contaminato). C'è più possibilità di proteggere le piante, meno contaminazione da virus e più protezione per le radici
- Ridurre il sesto di impianto sulla fila e avere una distanza tra le file non inferiore a 2 metri.
- Non incorporare sostanze organiche (se non sono adeguatamente compostate e certificate)
Durante il trapianto
- Trapiantare piante prive di agenti patogeni.
- Evitare danni alle radici durante il trapianto. Il danno alle radici rende la pianta più suscettibile a contrarre il virus se esso è presente nel terreno.
Dopo il trapianto
- Aspettare almeno 2-3 settimana prima di iniziare i lavori culturali • Il monitoraggio e il riconoscimento dei sintomi è molto importante per evitare la rapida diffusione della malattia.
- Disinfettare gli strumenti di lavoro con frequenza, preferibilmente dopo poche piante. Poiché il tempo di disinfezione è di 5-10 minuti, è necessario utilizzare diversi set di strumenti. La soluzione di latte in polvere è il prodotto meno nocivo per la salute. Si noti che il trattamento con il latte non è efficace contro tutti i virus incluso PepMV.
- Virkon S è un prodotto a base di perossidi e tensioattivi, ideale per la disinfezione di superfici di qualsiasi tipo. Sapone e detersivi sono invece generalmente efficaci per disinfettare i vestiti.
- Rimuovere sempre ed accuratamente le infestanti presenti.
- Tutti i lavoratori devono disinfettare le scarpe prima di entrare nelle serre.
- L'uso di tute e guanti monouso deve essere obbligatorio. I guanti devono essere cambiati frequentemente durante la potatura, la raccolta o qualsiasi altra attività riguardante la gestione delle piante. Molte infezioni non sono rilevabili (asintomatiche)
- L'agente di trasporto più comune sono i telefoni cellulari. Prima di entrare in serra si consiglia di inserire il cellulare in un sacchetto di plastica e di eliminare il sacchetto uscendo dalla serra.
- I prodotti del tabacco possono essere vettori di virus e possono sopravvivere sulle mani.
- All'ingresso e all'uscita: lavarsi sempre le mani con sapone.
- Mantenere una nutrizione equilibrata delle piante, evitare piante troppo vegetative.
- Limitare le visite non necessarie nelle serre e indossare abiti usa e getta e guanti.
- Eliminare piante sospette secondo questa procedura:
1) Rimuovi dalla radice e lasciare asciugare per un giorno. Posizionarla in un sacco di plastica.
2) Le piante immediatamente successive (6 per lato) vanno anch’esse rimosse.
3) Bruciare le piante rimosse o seppellire con la calce.
4) Contrassegnare l'area interessata per continuare il monitoraggio e altre cure. È conveniente disinfettare con Virkon S o con Ipoclorito l'area
5) Dopo aver rimosso le piante sintomatiche disinfettarsi le mani e i vestiti accuratamente.
A fine ciclo
- Eliminare rapidamente i residui culturali ed evitare l’accumulo vicino alla serra.
- Prestare attenzione ai residui che potrebbero essersi depositati su fili, griglie e tubi.
- Effettuare una disinfezione delle strutture e del sistema di irrigazione con ipoclorito di sodio.
- Cambiare i fili e la raffia di sostegno.
- Disinfezione del substrato in caso di coltivazione idroponica, meglio se questo viene sostituito in caso di infezione conclamata.
Avviso: tutte le informazioni qui presentate si basano su osservazioni ottenute in campo e in laboratorio. Le procedure qui elencate sono consigli di buona pratica agronomica: Geneplanta Srl non garantisce che tali procedure diano i risultati sperati o che scongiurino possibili malattie. I risultati dipendono da diversi fattori che sfuggono al nostro controllo.
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Geneplanta srl è una dinamica realtà italiana, attiva nella ricerca, produzione e commercializzazione di sementi orticole. A Parma è situata la principale stazione di ricerca della Geneplanta, a cui si affiancano le attività delle altre stazioni di Macerata, Latina e Vittoria (RG). L'organizzazione di ricerca della Geneplanta comprende esperti nell'ambito del miglioramento genetico, patologia vegetale, agronomia e qualità delle sementi. Geneplanta srl distribuisce sementi di elevata qualità in Italia, Spagna, Francia, Stati Uniti, Messico, Canada, Israele, Turchia, Olanda, Russia e in diversi altri paesi.
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