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Tuta absoluta: un problema con cui fare ancora i conti

Una giornata informativa promossa dalla Regione Siciliana Assessorato Agricoltura nell'ambito del PAN-Piano di Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e la promozione delle buone pratiche agricole. Martedì 19 febbraio 2019 si è svolta a Marzamemi Pachino una giornata informativa su Tuta absoluta (Tignola del pomodoro) uno dei fitofagi più dannosi alla coltura del pomodoro a livello mondiale.

Si è trattato di un momento pubblico di confronto fra tutti gli attori della filiera che ha visto tra i partecipanti: aziende agricole, Consorzio IGP Pomodoro di Pachino, tecnici privati, Ordine degli agronomi della provincia di Siracusa, Università di Catania, Servizio Fitosanitario Regionale, Regione Siciliana Dipartimento Agricoltura.

Circa 200 le azienda agricole e i tecnici convenuti, ciò a testimonianza del notevole interesse generato dalle problematiche legate alla diffusione di questo microlepidottero noto con il nome di tignola del pomodoro.

Nei saluti introduttivi Michele Giglio direttore dell'Ispettorato dell'Agricoltura di Siracusa, ha ribadito l'impegno del servizio pubblico nell'applicazione del PAN, con la formazione dei consulenti, degli utilizzatori dei prodotti fitosanitari e l'organizzazione di prove di campo per il corretto impiego e distribuzione degli agrofarmaci. "La sfida per tutti è quella di lavorare ciascuno svolgendo il proprio compito per contribuire ad accrescere nei produttori la consapevolezza che salute e sostenibilità ambientale sono i nuovi paradigmi dello sviluppo".
Il presidente dell'ordine degli Agronomi della provincia di Siracusa,

Francesco Gurrieri, ha parlato della nuova figura prevista dal PAN, il consulente nella difesa, che potrà accompagnare gli agricoltori nel passaggio dall'agricoltura tradizionale alla nuova agroecologia.

Salvatore Lentinello presidente neo eletto del Consorzio di tutela IGP pomodoro di Pachino, ha manifestato la sua visione del consorzio "il ruolo a cui siamo chiamati è quello di Tutela, a partire dalla nostra base sociale cioè dai nostri agricoltori. Ci auguriamo che incontri tecnici di questo spessore siano più numerosi, la massiccia presenza di aziende agricole è la prova che quella intrapresa è la strada giusta. La coesione deve diventare l'arma in più del territorio per favorire la loro crescita tecnica e imprenditoriale".

Giuseppe Marano del SFR, aprendo i lavori: "Dieci anni fa organizzammo insieme all'Università di Catania una vera e propria Task Force per affrontare il problema Tuta absoluta. Facemmo una serie di incontri, producendo anche note divulgative e supportammo la registrazione di idonee molecole per il controllo del microlepidottero ottenendo importanti risultati. Eppure come si fa dopo 10 anni a parlare ancora di emergenza, cosa non ha funzionato?"

Il prof. Gaetano Siscaro dell'Università di Catania pone l'accento sull'elevata invasività del fitofago che è un problema a livello mondiale. "La specie ha generato negli anni ceppi resistenti agli insetticidi, e anche in considerazione di questo fenomeno, il solo controllo chimico non è la soluzione per il contenimento delle sue popolazioni. All'inizio c'erano poche sostanze attive autorizzate, oggi sono disponibili 16 principi attivi appartenenti a 13 gruppi chimici diversi. Nonostante ciò, come si è potuta verificare una selezione così veloce di popolazioni resistenti? E' necessario applicare la difesa integrata. Perché non si fa più il monitoraggio? Non mancano gli strumenti ma sono stati chiaramente gestiti male"

In foto la Prof.ssa Lucia Zappalà dell'Università di Catania.

Prof.ssa Lucia Zappalà: "Un'unica soluzione non c'è, esistono tante soluzioni che debbono essere messe in pratica. Abbiamo degli studi in corso su Nesidiocoris tenuis. Questo predatore onnivoro oltre ad alimentarsi a carico di numerosi fitofagi della coltura, si può nutrire anche a carico delle piante. Se da una parte queste punture, come è stato provato, sono all'origine di un'induzione delle difese della pianta, dall'altra possono risultare dannose alla coltura in determinate condizioni. Per tale motivo sono state saggiate delle piante alternative e si è visto che il sesamo risulta più attrattivo per il N. tenuis rispetto al pomodoro. Sono stati analizzati i volatili prodotti dalla pianta e saggiati singolarmente per valutarne il possibile impiego come attrattivi in campo. Tali attività, insieme ad altre sulla gestione sostenibile di T. absoluta, sono condotte nell'ambito dei progetti STomP (finanziato dal programma ERA-NET Arimnet 2) e BIOPIC (PRIN2015 del MIUR)".

In foto Giuseppe Marano del SFR.

Giacomo Purromuto di Syngenta Italia S.p.A. "Il 50% dell'efficacia di un agrofarmaco dipende dalla tecnologia e dalle buone pratiche applicative che, soddisfatti gli obblighi normativi vigenti (controllo funzionale), rappresenta uno strumento fondamentale per massimizzare l'efficacia biologica e la profittabilità dei trattamenti nel pieno rispetto dell'operatore, salvaguardando consumatore e ambiente".

Sebastiano Vecchio del Servizio Fitosanitario Regionale, ha parlato dell'esportazione del pomodoro di Pachino in Canada. Dal 2016 sono cambiati i requisiti fitosanitari per l'esportazione, in particolare è stato richiesto dai servizi fitosanitari canadesi, per impedire che l'insetto arrivasse in Canada, l'esclusione delle parti verdi (peduncolo, pedicello e calice) con la conseguenza che si è bloccato l'export verso questo Paese. Adesso si attende che si arrivi ad un nuovo accordo tra Italia e Canada che permetta ai nostri produttori di riprendere le esportazioni, seguendo i nuovi protocolli ancora in corso.

Vincenzo Divelli, dopo aver tratteggiato la problematica Tuta nei diversi Paesi in cui è presente, ha richiamato il modello spagnolo, dove le aziende sono organizzate in aggregazioni, accompagnate da una valida assistenza tecnica che permette loro di affrontare la difesa di Tuta absoluta applicando tecniche sostenibili. "I nostri agricoltori si muovono su base esclusivamente individuale - ribadisce Divelli - e c'è un forte bisogno del ruolo del consulente".

Sebastiano Barone nuovo direttore del Consorzio di tutela IGP Pomodoro di Pachino ha fatto un excursus storico della serricoltura nel territorio di Pachino nata alla fine degli anni "60 con la crisi della vitivinicoltura. Con il passare del tempo si evolvono le strutture dalle iniziali in legno a quelle metalliche odierne. Grazie all'associazionismo, che era arrivato a coinvolgere il 70% delle aziende, cresce tutto il comparto del pomodoro fino ad arrivare al riconoscimento della denominazione di origine IGP. Negli ultimi anni, però, stiamo assistendo a un forte fenomeno involutivo: diminuiscono le aggregazione e cresce l'individualismo.

Il tecnico progettista del Consorzio di tutela IGP Pomodoro di Pachino, Salvatore Francavilla parla dei progetti presentati con la Mis 16.1 del PSR Sicilia 2014-2020, uno riguardante la Tuta absoluta e un secondo sulle proprietà salutistiche del pomodoro. Inoltre fa presente che con la prossima misura 1.2 sarà possibile attivare delle azioni di assistenza tecnica alle aziende.

Intervengono poi nel dibattito alcuni imprenditori agricoli, fra cui Concetto Calabrese e Guglielmo Zisa che mettono in evidenza la problematica dell'apertura delle serre. Viene sottolineato che da aprile in poi la Tuta absoluta diventa particolarmente aggressiva e poi l'isolamento che vivono i produttori di fronte ai problemi reali, quindi la necessità di avere dei punti di riferimento super partes.

Salvatore Lentinello.

Antonio Biondi ricercatore all'Università di Catania, richiama tutte le misure attuabili per cercare di diminuire il numero dei trattamenti e ritardare il più possibile l'apertura delle reti di protezione. Ribadisce che bisogna lavorare con tutti gli strumenti che ci sono a disposizione, tra cui: utilizzo dei feromoni, distruzione dei residui colturali, sostanze repellenti etc... Il ricercatore sottolinea, inoltre, un aspetto molto importante: "occorre prepararsi per altre emergenze fitosanitarie simili se non più dannose di T. absoluta, in quanto sia per i cambiamenti climatici sia per gli effetti della globalizzazione potranno arrivare altri insetti e parassiti di altra natura. Pertanto, imparare ad affrontare questo fitofago con una strategia integrata e sostenibile di contenimento delle sue popolazioni, permetterà agli agricoltori di arrivare più preparati ad affrontare le possibili nuove emergenze".

Giuseppe Marano conclude l'incontro dicendo che non ci sono novità risolutive per la difesa dalla Tuta absoluta, e benchè il Servizio Fitosanitario Regionale si sia recentemente impegnato per l'estensione di impiego come "uso di emergenza" di una nuova sostanza attiva che fra breve sarà disponibile sul mercato, questa o altre sostanze attive non potranno rappresentare la soluzione del problema. Tuta absoluta può essere controllata solo attuando con grande rigore e disciplina i principi della difesa integrata. Prestando cioè molta attenzione alla prevenzione e adottando adeguate strategie, in altre parole usando sapientemente tutti i mezzi attualmente a nostra disposizione di cui si è parlato nel corso dell'incontro. Ci impegnamo a preparere uno specifico opuscolo divulgativo per indicare le buone pratiche di difesa integrata da adottare per il controllo del parassita. Inoltre occorre che ognuno faccia la sua parte e quindi che anche i serricoltori collaborino attivamente non solo applicando scrupolosamente i principi della difesa integrata ma anche fornendo alla ricerca attraverso l'assistenza tecnica indicazioni riguardo le propie difficoltà ed esigenze. L'associazionismo è fondamentale per affrontare questa ed altre emergenze, l'individualismo, non aiuta a prendere coscienza dei propri reali bisogni e rischia di generare atteggiamenti "fai da te" che si possono rivelare molto dannosi.

Corrado Dipietro(In foto a lato) intervistato al termine dell'incontro sottolinea l'impegno della sua azienda nel contrastare la Tuta absoluta: "Per il gruppo Area Verde, Area Verde Vivai e Casa Verde Italia questa giornata informativa - precisa Corrado - è molto importante. Operiamo da piu di 30 anni nei servizi per l'agricoltura, in collaborazione con la facoltà di Agraria di Catania, l'Ispettorato Agrario di Siracusa e l'osservatorio per le malattie delle piante di Acireale. In sinergia con il gruppo tecnico abbiamo lavorato su un progetto rivolto al controllo e monitoraggio della Tuta Absoluta, insetto che oggi sta mettendo in ginocchio il comparto serricolo. Siamo proiettati sul versante dell'innovazione e in tal senso il dott. Dario Dipietro del gruppo Area Verde sta sviluppando in partnership con Viroplant un progetto inerente le nuove frontiere della biotecnologia applicata in agricoltura".