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Il succo di uva bianca contrasterebbe il grasso addominale

Si è parlato molto di consumo di succo d'uva scura che sarebbe in grado di proteggere dalle malattie cardiovascolari, mentre il succo d'uva bianca non era mai stato preso in esame finora. Per la prima volta, i ricercatori dell'Istituto di Biotecnologie dell'Università di Caxias do Sul, in Brasile, ne hanno valutato gli effetti su 25 donne in sovrappeso, di età compresa tra 50 e 67 anni.

Dopo aver analizzato indice di massa corporea, circonferenza addominale, pressione sanguigna, glucosio ematico, insulina e profilo lipidico, gli studiosi hanno osservato che l'assunzione di succo di uva bianca ha ridotto in modo significativo peso corporeo e circonferenza addominale, incrementando al contempo il colesterolo buono (HDL) del 16%.

Dunque sarebbe stata riscontrata un'azione dimagrante e migliorativa di alcuni parametri metabolici, mentre non sarebbero emerse alterazioni di pressione sanguigna, glucosio e insulina.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati nel giugno dello scorso anno, e riproposti proprio in questi giorni dalla rivista Nutrition.

Sono stati identificati diversi composti fenolici come acido caffeico, acido cumarico, acido ferulico, catechina, epicatechina, trans-resveratrolo, che presentano un'attività anti-radicali liberi, antimicrobica, cardioprotettiva, antitumorale, antinfiammatoria e antinvecchiamento. Le percentuali delle sostanze contenute nell'uva bianca o scura hanno fatto in modo che il risultato finale sia stato diverso.

Negli studi precedenti, condotti sul succo di uva scura, era stato infatti riscontrato che l'assunzione di una dose pari a 5.5 mL/kg di peso corporeo per 2 settimane aveva ridotto la pressione sanguigna negli ipertesi.

Le donne volontarie, reclutate per effettuare la ricerca, sono state istruite a consumare 7 mL al giorno per kg di peso corporeo di succo d'uva bianca per 30 giorni, senza apportare cambiamenti sul consumo energetico o sullo stile di vita. Si trattava nello specifico di Vitis labrusca, pianta rampicante appartenente alle viti americane, ma coltivata anche in Europa.

Il succo avrebbe mostrato un'azione dimagrante sul grasso viscerale, unita all'aumento del colesterolo HDL capace di contribuire a minimizzare i rischi cardiometabolici associati al trasporto del colesterolo.

Entrambi i parametri sono coinvolti nel rischio di insorgenza della sindrome metabolica e, dunque, il succo di uva bianca sembra avere un ruolo protettivo contro le malattie metaboliche e cardiovascolari.

Fonte: Blasting News

Data di pubblicazione: