Sono passati due anni da quando Les Paysans de Rougeline ha sviluppato una produzione a residuo zero di fitofarmaci attraverso il Nouveaux Champs Collective, un’associazione che oggi riunisce più di 44 aziende in Francia, e che sembra destinata a un promettente futuro.
"Una delle principali preoccupazioni attualmente espresse dal consumatore francese riguarda i trattamenti fitosanitari nel settore ortofrutticolo. Pertanto, la creazione di una linea di prodotti a residuo zero va incontro alle aspettative del pubblico, preoccupato di eventuali tracce di trattamenti nella frutta e nella verdura". A spiegarlo, Bruno Vila, presidente de Les Paysans de Rougeline.
Inoltre, secondo Vila, questa alternativa è molto più interessante poiché solo il 20-40% più costosa rispetto al prodotto standard, mentre i prodotti biologici di solito costano da 2 a 3 volte di più sul mercato. "Una terza via si basa sull'agro-ecologia, a metà strada tra l’agricoltura sostenibile e quella biologica. Oggi il nostro metodo ha prodotto un'intera gamma ortofrutticola che riempirà gli scaffali dei nostri consumatori per tutto il 2019".
A detta di Vila, la produzione a residuo zero rappresenta attualmente dal 15 al 20% dei volumi de Les Paysans de Rougeline, una percentuale che i produttori sono determinati a far crescere nei prossimi anni.
Il pomodoro a grappolo francese spicca tra i prodotti importati per la sua qualità
"La situazione da inizio/metà dicembre è abbastanza buona per il pomodoro a grappolo, con prezzi intorno a 2- 2,80 euro/kg. Da un punto di vista commerciale, il momento è stato favorevole. Tuttavia, i volumi sono piuttosto limitati, da circa 150 a 200 tonnellate a settimana. Nel complesso, in questa stagione invernale non ricopriamo una posizione importante sul mercato".
"C'è ancora competizione con i prodotti spagnoli, ma solo indiretta, poiché la merce importata non corrisponde necessariamente alla qualità che i nostri prodotti hanno da offrire". Una differenza qualitativa che, secondo Vila, può essere spiegata dal fatto che Les Paysans de Rougeline, a differenza della Spagna o Marocco, lavora in serre riscaldate, consentendo la produzione di grappoli omogenei. "Per quanto riguarda il pomodoro tondo, la concorrenza è molto più agguerrita, visti i prezzi all'importazione e i costi significativamente più bassi".
Verso una graduale saturazione del mercato?
"Stiamo appena venendo fuori da una stagione complicata che, da metà luglio a fine agosto, ha visto i prezzi in forte calo. Siamo stati colpiti anche da eventi climatici, con una resa insufficiente all'inizio di maggio e l'ondata di caldo di agosto. Per quanto riguarda le quotazioni e la resa, nel 2018 abbiamo registrato una flessione, il che significa che per i prodotti base come il pomodoro a grappolo e quello tondo, lo scorso anno è stato particolarmente negativo".
"La situazione - ha continuato Vila - è risultata migliore per i prodotti di segmentazione, compresi pomodori snack e varietà tradizionali, che sono piuttosto rappresentative per Les Paysans de Rougeline. Non possiamo prevedere come andrà a finire una stagione. Dipende, tra l'altro, dalle condizioni meteorologiche ma anche dalla situazione in Russia e Gran Bretagna. Inoltre, nazioni del nord come Belgio e Paesi Bassi stanno investendo sempre più nell'illuminazione artificiale delle serre, il che consente loro di continuare a produrre durante l'inverno, insieme a Spagna o Marocco".
Il risultato è un aumento dei volumi iniziali, il che significa che i periodi di importazione stanno iniziando a sovrapporsi sempre di più. Il mercato può quindi essere a volte maggiormente congestionato. "Questo ci preoccupa perché tutti questi sviluppi portano a un'ulteriore saturazione del mercato, anno dopo anno", ha concluso Vila.
Per maggiori informazioni:
Bruno Vila
Les Paysans de Rougeline
541 Avenue de Rome, Grand Saint-Charles
BP 85042, 66030 Perpignan Cedex
Tel.: +33 (0) 468 37 39 39
Email: bruno.vila@coopsud.com
Web: www.rougeline.com