Gli ultimi lotti di mango Keitt della campagna di Malaga, la regione produttrice più grande di questo frutto subtropicale in Spagna, dovrebbero essere venduti quanto prima. Il settore approfitterà del periodo pre-natalizio, quando le vendite sono generalmente buone, anche se la campagna è stata piuttosto atipica, caratterizzata da piogge persistenti e ostacolata dagli scioperi in Francia. E' quanto riferisce José Antonio Alconchel, direttore di Alcoaxarquía.
"E' stata una delle campagne di mango più insolita che abbiamo avuto". La stagione è iniziata con un ritardo nella raccolta di oltre quindici giorni a causa delle abbondanti piogge che si sono susseguite durante la maggior parte dell'anno, il che è molto anomalo in questa zona. Fortunatamente, non abbiamo subito perdite significative, poiché il frutto è rimasto nelle celle refrigerate, in buone condizioni", ha spiegato il produttore ed esportatore di Malaga.
"La Spagna ha prodotto circa il 30% in più di mango quest'anno, il 20% grazie alle nuove piantagioni e circa il 10% dovuto alle rese più elevate", ha dichiarato Alconchel.
"I prezzi sono stati sotto pressione quest'anno, a causa di una maggiore fornitura, con il picco di sovrapposizione registratosi con l'offerta brasiliana. Di conseguenza, il prezzo medio, in generale, è risultato inferiore di circa il 30%, rispetto allo scorso anno".
Anche gli scioperi nel settore dei trasporti in Francia sono stati un fattore insolito e imprevedibile, che ha intaccato il business del mango. "Ci sono stati ritardi in alcune spedizioni verso le destinazioni europee e, in alcuni casi, il frutto non ha raggiunto la meta con la qualità cui i clienti sono abituati. Infatti abbiamo perso circa il 50% dei volumi spediti o programmati per la spedizione, durante il periodo degli scioperi. Le catene di supermercati hanno bisogno di avere sempre i prodotti sui loro scaffali, quindi alcuni hanno fatto ricorso ad altre fonti, come il Brasile".
Secondo Alconchel, la produzione di mango continuerà a crescere nei prossimi anni. "I volumi aumenteranno di anno in anno, a condizione che si verifichino le condizioni climatiche ideali. Dal momento che l'Osteen è di gran lunga la varietà più coltivata, l'offerta è concentrata in poche settimane. La sfida sarà assorbire tali volumi commerciali in futuro".
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