Un accordo con i Mercati tedeschi per uno scambio continuo di informazioni e per un percorso di crescita parallelo; l'avvio di una riforma culturale per rinnovare la gestione dei Mercati e la valorizzazione delle diversità sono alcuni dei concetti e delle proposte pratiche emerse dal convegno di Andmi.
L'Associazione nazionale dei direttore dei mercati all'ingrosso ha promosso e portato a termine questo convegno durante Interpoma, in fiera a Bolzano il 14 novembre 2018.
Uno scatto dal convegno a Interpoma
Il presidente di Andmi Pietro Cernigliaro, nella sua relazione introduttiva, è stato molto chiaro nei confronti delle amministrazioni pubbliche che detengono la maggioranza dei pacchetti azionari dei Mercati. "In effetti, ad ora, le componenti pubbliche hanno dimostrato di non conoscere adeguatamente il mondo dei mercati. Ne è la dimostrazione che, all'indomani della Riforma della Pubblica Amministrazione (decreti Madia), diverse Regioni e diversi Comuni hanno avviato, con improvvida sollecitudine, la dismissione delle loro quote di partecipazione senza rendersi preventivamente conto del significato e dell'impatto che questa loro iniziativa poteva avere. Il fatto che non abbiano trovato acquirenti dimostra, anche, che prima di avviare la dismissione occorre quanto meno "conoscere" la realtà nella quale si trovano i mercati italiani".
Un mercato all'ingrosso
Il nodo della gestione è basilare per un rilancio dei Mercati. "Sta soprattutto alle rappresentanze politiche - ha aggiunto Cernigliaro -consentire quella svolta essenzialmente culturale, oltre che economica e sociale, che i mercati italiani debbono compiere. Perché, dobbiamo riconoscerlo, è la gestione pubblica o prevalentemente pubblica, ingabbiata in un ginepraio di normative nazionali, regionali, locali, troppo spesso superate, a frenare l'innovazione di questo settore, specie in questo momento caratterizzato dalla mondializzazione dei commerci, dalle rapidissime innovazioni tecnologiche e dalla profonda evoluzione dei consumi. Quindi l'aspetto della "Gestione" delle strutture mercatali rappresenta uno dei primi nodi da affrontare".
Secondo il presidente, è indispensabile anche ridare una maggiore dignità ai numerosi mercati rionali che caratterizzano le grandi città e metropoli, attraverso i quali transitano notevoli quantità di ortofrutta. "Occorre richiamare l'attenzione su una diffusa presenza in campo nazionale dei mercati rionali, che vantano una lunga tradizione e che sono strettamente collegati con il vivere civile dei centri e delle periferie delle città".
"Oggi il sistema dei mercati rionali è gestito dai Comuni: credo fortemente che in futuro sarebbe più efficiente ricondurli nel sistema dei mercati e dei centri agroalimentari, con una ridotta presenza pubblica, sviluppando tutte le potenzialità in essi contenute, al fine di poter rilanciare un patrimonio economico, sociale e culturale del nostro Paese" ha concluso Cernigliaro.
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