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Quasi esaurite le scorte di mele e pere sudafricane; calo dell'8% per via della siccita'

All'inizio della stagione delle mele 2017/18, le scorte di mele europee erano inferiori del 30% circa, creando una forte spinta per i prodotti sudafricani. E' tuttavia previsto che l'inizio della nuova stagione sarà più difficile, dal momento che l'Europa si aspetta un raccolto sopra la media.

In risposta ai vuoti mercati europei e inglesi di mele, le esportazioni sudafricane sono aumentate rispettivamente del 43% e del 12%, e il commercio con gli altri mercati è diminuito. L'ultimo 10% di mele è in fase di spedizione, e gran parte sono dirette in Africa, Estremo Oriente e Asia. Si tratta in prevalenza delle varietà Golden, Granny, Fuji, Joya®, Cripps Pink/Pink Lady® e di un po' di Topred/Starking.

Le pere non hanno avuto lo stesso vantaggio, poiché in fase di apertura le scorte erano a livelli normali. Di conseguenza, essendo saturo il mercato, le esportazioni di pere verso l'Europa sono calate del 17%, e verso il Regno Unito del 14%. L'unica crescita registrata ha riguardato le esportazioni verso Estremo Oriente, Asia e Russia. I volumi delle pere sono stati quasi completamente esauriti.

"C'è molta meno frutta rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando avevamo ancora a disposizione 5,5 milioni di cartoni equivalenti da 12,5 kg, mentre attualmente ne abbiamo 4 milioni" ha affermato Jacques du Preez, direttore generale per il commercio e i mercati alla HORTGRO, organo delle imprese per frutta e drupacee. "Da ora fino alla fine dell'anno ci saranno meno mele. Si tratterà, io credo, di un calo piuttosto notevole, senza scorte eccessive. La prossima stagione comincerà con i magazzini vuoti, e questa è una buona notizia".

L'inverno nella provincia del Capo continua con condizioni fresche e umide (nonostante l'ondata di caldo a nord del Paese). "C'è bisogno che il clima diventi gradualmente più caldo, affinché frutta e livelli zuccherini si sviluppino correttamente. In ogni caso la situazione sembra migliore rispetto all'anno scorso".

"Le nostre stime più recenti indicano che i volumi di mele sono diminuiti del 10%. Le nuove piantagioni hanno mascherato questo calo: infatti,  a paragone, il calo avrebbe potuto essere del 15-20%. Nel caso di mele e pere, ma non tanto nel caso delle susine, sono stati rimossi i frutteti più vecchi e marginali, come quelli di Topred/Starking, Braeburn e Granny. Per i prossimi uno o due anni entreremo in una fase di consolidamento, in quanto ci muoviamo trasversalmente in termini di areale totale, ma la produzione continuerà ad aumentare grazie alle nuove piantagioni, specialmente per quanto riguarda le categorie di mele bicolore rosse e rosa".

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.

Data di pubblicazione: