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Dopo la visita degli ispettori canadesi in Basilicata, Puglia e Sicilia

"Giacomo Suglia (APEO): "L'uva italiana prepara lo sbarco in Canada"

Già nel luglio scorso, Giacomo Suglia, presidente di APEO, Associazione produttori esportatori ortofrutticoli, e vicepresidente di Fruitimprese, aveva anticipato a FreshPlaza la visita degli ispettori fitosanitari canadesi in alcune aziende produttrici e confezionatrici di uva da tavola di Basilicata, Puglia e Sicilia (cfr FreshPlaza del 30/07/2015). Obiettivo: riavviare i rapporti commerciali tra i due Paesi.

E la settimana scorsa i programmi si sono concretizzati. Lunedì 12 ottobre 2015, infatti, il responsabile del servizio fitosanitario canadese, Gregory Wolff, e i funzionari ministeriali Martin Damus (fitopatologo) e Dominique Pellettier (agronomo) sono stati ricevuti al Ministero delle Politiche agricole, da alcuni rappresentanti delle aziende organizzatrici e dai funzionari Bruno Caio Faraglia e Sabrina Pintus.

Insieme al confezionatore "Lara Fruit" e allo spedizioniere "Compagnia italiana della frutta", le aziende produttrici e promotrici dell'iniziativa sono le pugliesi Agricoper di G. Liturri, Agrigal, Coniglio dr. Nicola, Di Donna Trade, Azienda Dino Lamanna, Di Palma Donato e figli, Ermes di Giacomo Suglia e f.lli, Frutta Italia di Vito Montalbò, Giuliano, Nava, Peviani e Pignataro dr. Franco; le siciliane Azienda Novello Salvatore e Consorzio di tutela uva da tavola di Mazzarrone e la lucana Assofruit Italia.

Le aziende hanno potuto contare sulla collaborazione di Mipaaf, Regione Puglia e Regione Siciliana e organizzare al meglio la visita sia in campo, sia alle strutture di confezionamento degli ispettori del servizio fitosanitario canadese.



Dopo Roma, la prima tappa è stata a Scanzano Jonico, in provincia di Matera, presso l'azienda Nicofruit, associata storica dell'organizzazione di produttori Asso Fruit Italia (nella foto sopra, cfr FreshPlaza del 14/10/2015). Da qui la delegazione canadese è arrivata a Bari accolta dalle aziende produttrici e da Silvio Schito della Regione Puglia.


La cena di benvenuto in Puglia.

"L'iniziativa - spiega a FreshPlaza Giacomo Suglia - è servita a far conoscere agli ispettori la professionalità della filiera italiana dell'uva da tavola, dalla produzione al confezionamento. Le strutture visitate, infatti, sono tutte di alto livello tecnologico e dotate di sistemi di certificazioni all'avanguardia. E tutte le 16 aziende coinvolte hanno contribuito economicamente alla sua realizzazione".



"Come sappiamo - continua il vicepresidente di Fruitimprese - l'esportazione diretta in Canada era sospesa da alcuni anni a causa di ritrovamento in alcuni container di uva da tavola di insetti non nocivi, ma non ammessi in Canada. Al momento, con l'embargo russo ancora in atto, e non potendo esportare in altre zone del mondo per la mancanza di accordi politici, la nostra pregiata uva da tavola si ritrova con un mercato limitato. Tutta l'operazione è stata possibile grazie alla iniziativa dell'APEO che ha saputo coordinare al meglio i rapporti tra il Ministero dell'Agricoltura, le Regioni di Puglia e Sicilia e le singole aziende promotrici".



Il 13 e 14 ottobre sono state visitate le aziende pugliesi, mentre giovedì 15 gli ospiti, dopo un passaggio alla sede della Regione Puglia, sono partiti alla volta della Sicilia.


I funzionari regionali Schito, D'Angelico e Santoruvo con gli ospiti canadesi e Suglia.

L'ispezione dei due funzionari canadesi si è conclusa venerdì 16 in Sicilia, nel territorio di produzione dell'uva da tavola di Mazzarrone, in provincia di Catania.



"Accompagnati da Rosario D'Anna e altri funzionari del Servizio fitosanitario siciliano - dichiara Gianni Raniolo, presidente del Consorzio di tutela dell'uva da tavola di Mazzarrone Igp (al centro in primo piano nella foto qui sopra) - i tecnici canadesi Damus e Pellettier hanno potuto verificare che lo stato fitosanitario dei nostri vigneti di uva da tavola sono compatibili con le rigide norme del Canada che, dal 2010, non permettono l'esportazione del prodotto verso questo interessante mercato".



Al rientro in Canada, gli ispettori presenteranno al loro Ministero la relazione sullo "stato di sicurezza" fitosanitario italiano, e sarà lo stesso dicastero a comunicare al Mipaaf italiano la decisione finale. "Ma tutto sembra essere andato per il meglio", concludono i produttori italiani.