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USA: le coccinelle arrivano in soccorso degli agricoltori

Uno studio condotto presso l'Università statale del Michigan (USA) ha dimostrato che la presenza di habitat naturali intorno ai campi coltivati favorisce la presenza di insetti utili, in grado di supportare gli agricoltori nella lotta contro i parassiti delle colture. Le coccinelle ed altri insetti predatori possono far risparmiare agli agricoltori 4,6 miliardi di dollari l'anno, altrimenti spesi in insetticidi chimici.

Questi coleotteri, dalla simpatica e colorata livrea, sono insetti particolarmente utili nel combattere gli afidi, parassiti che divorano le piante di soia. L’obiettivo della ricerca scientifica era capire come aumentare la presenza di coccinelle sulle coltivazioni di soia.

I ricercatori hanno piantato piante di grano saraceno, di cui le coccinelle sono particolarmente amanti, intorno ai campi di soia e hanno quantificato gli habitat naturali presenti su un raggio di 1,5 miglia, onde accertare quanto la presenza di piante selvatiche fosse determinante.

"Le coccinelle popolano volentieri le strisce di grano saraceno messe a loro disposizione", ha detto Megan Woltz, uno degli autori dello studio, "ma difficilmente si spostano alla ricerca di cibo anche sulle piante di soia". Questo significa che il maggior afflusso di coccinelle arriva dagli habitat naturali che circondano i campi.

E' auspicabile, dunque, che i campi coltivati si inseriscano sempre in un contesto selvatico o quanto meno che habitat naturali vengano favoriti in prossimità di una o più aree coltivate. In altri studi, infatti, i paesaggi con almeno il 20% di habitat naturale hanno mostrato un buon controllo dei parassiti.

Ricreare alcuni habitat naturali intorno ad ogni azienda e proprietà agricola si tradurrebbe nella presenza di sufficienti coccinelle per la lotta ai parassiti, in un notevole risparmio economico per gli agricoltori e nella dispersione di minori quantitativi di sostanze chimiche nell’ambiente.
Data di pubblicazione:

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