"Le nostre mandorle vanno letteralmente a ruba - racconta il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – e ormai soddisfano solo in parte il mercato italiano. Rispetto all'estero, i cinesi, che già detengono l'80% del mercato americano, sono interessati alle caratteristiche qualitative e organolettiche delle nostre mandorle, disposti a pagare prezzi da capogiro per un prodotto che in realtà scarseggia".
"Il quantitativo esiguo di prodotto e il lavoro di promozione portato avanti – denuncia il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – hanno fatto si che le mandorle pugliesi vengano vendute a prezzi che hanno fatto aumentare esponenzialmente anche i furti in campagna. Pur essendo diffuso in regione, il mandorlo ha avuto periodi di stasi, se non di regressione e oggi le mandorle di Puglia stanno vivendo un momento di riscoperta e grande apprezzamento sui mercati interno ed estero. Ciò ha fatto crescere l'interesse degli agropirati che acquistano prodotto dai paesi comunitari ed extracomunitari per rivenderlo in Puglia ed in Italia come prodotto 'made in Italy' a discapito dei consumatori e dei nostri produttori".
Il mandorlo è una pianta robusta e rustica, non ha bisogno di concimi chimici o trattamenti fitosanitari e cresce bene anche su terreni poveri, poco profondi e aridi. Per questo rappresenta una risorsa preziosa e insostituibile per alcune zone del meridione d'Italia. E non solo per i preziosi semi, oleaginosi e ricchi in vitamine e proteine. Le foglie costituiscono un ottimo mangime, apprezzato soprattutto dagli ovini, malli e gusci si prestano alla produzione tradizionale di carbonella, mentre le ceneri dei gusci, ricche di potassio, sono un ottimo fertilizzante naturale.