Per fare un esempio, alla diga di Monte Cotugno, la principale del territorio e che serve anche a scopi potabili per la Puglia, dal 1 al 19 marzo si sono invasati 63 milioni di metri cubi. In totale, in 19 giorni le riserve sono aumentate di 100 milioni di metri cubi.
Se pioggia e neve sono la prima condizione per ripianare le scorte, in seconda battuta servono infrastrutture che ne permettano la raccolta e la distribuzione senza sprechi. Su questo fronte la Regione Basilicata si è data parecchio da fare. "Abbiamo ultimato un sistema di travaso delle acqua - aggiunge Braia - dalle montagne del Pollino fino a Monte Cotugno. In più, stimoliamo gli agricoltori a razionalizzare l'acqua attraverso sistemi più efficienti. Tutte le misure del Psr, in definitiva, premiano quei piani che prevedono sistemi di irrigazione a basso consumo".
Diga di Monte Cotugno (fonte Wikipedia - Renato Sansone)
In Basilicata le dighe sono sei, per un totale di 745 milioni di metri cubi di capacità potenziali. L'attuale disponibilità è di poco superiore alla metà, con l'opportunità di incrementare ancora nelle prossime settimane.