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Ritirata dai campi alle abitazioni

Anche i cittadini possono contribuire alla lotta contro la cimice asiatica

In autunno, con l'arrivo dei primi freddi, anche le cimici cercano un riparo per l'inverno: purtroppo fra queste figura anche la versione asiatica Halyomorpha halys, insetto polifago particolarmente dannoso per le colture ortofrutticole che negli ultimi anni ha provocato ingenti perdite (in alcuni casi i raccolti sono andati completamente distrutti). E' pertanto è nell'interesse di tutti eliminare gli adulti che, in questo periodo dell'anno, cercano riparo negli edifici.

La scorsa settimana, la Fondazione piemontese Agrion ha inviato alle amministrazioni comunali piemontesi delle informative sulla cimice asiatica, nelle quali si chiede ai singoli Comuni di dare la massima visibilità ad alcune notizie, attraverso un'apposita locandina, relative alla diffusione di questo insetto. Nella locandina appositamente realizzata, i cittadini potranno trovare tutte le informazioni necessarie per riconoscere la cimice e cercare di limitarne la diffusione a beneficio di tutti.



Ogni femmina che sopravvive all'inverno, nell'anno successivo può deporre qualche centinaio di uova, da cui si svilupperanno le nuove generazioni che andranno a danneggiare le coltivazioni dalla primavera a fine estate.

Come prevenzione si possono utilizzare le zanzariere o sigillare eventuali fessure che permettono l'ingresso delle cimici in luoghi riparati (abitazioni, magazzini, sottotetti, ecc.).

Questi insetti possono essere eliminati con aspira-polveri oppure con insetticidi domestici autorizzati, laddove si tratti di locali non destinati ad abitazione. Si possono anche predisporre all'esterno degli edifici o sulle biforcazioni degli alberi da frutto ricoveri artificiali, come scatole di cartone contenenti stracci e coperte, riparati dalla pioggia e aperti alle estremità, in modo tale da consentire il rifugio alle cimici che potranno poi essere eliminate in pieno inverno.

In attesa di nuove tecniche di lotta, ogni contributo per ridurre la presenza delle cimici, anche se modesto ma attuato da tutti, può contribuire al contenimento di questo insetto particolarmente dannoso per le colture ortofrutticole.

La Fondazione Agrion, insieme alla Regione Piemonte, sta collaborando con i principali Istituti di ricerca italiani ed europei alla ricerca di nuove soluzioni e accorgimenti per contrastare la diffusione di questo insetto e limitare la sua presenza negli abitati, nel frattempo ricercando nuove soluzioni soprattutto in agricoltura, settore molto toccato dalla diffusione di questa specie parassita.