
Si nota un impianto con frutti molto piccoli, calibro prevalente B o A, non diradati. Fra l'altro, le piante appaiono in sofferenza, a causa del grande caldo delle ultime settimane e del carico enorme di frutti.

Ma, nel frattempo, anche qualcos'altro deve essere andato storto. Da alcune voci raccolte, pare che il commerciante che aveva concordato le forniture con il produttore, si sia tirato indietro perché il mercato è ingolfato. Spesso purtroppo accade... In tal modo, l'agricoltore rischia di veder perso al 100% il proprio reddito.
Abbiamo effettuato una verifica in data 31 agosto 2017 e le nettarine risultavano ancora sugli alberi, nonostante la raccolta ideale sarebbe dovuta avvenire almeno una settimana prima.

Una riflessione: il problema è solo dell'agricoltore rimasto con il cerino bruciato in mano? Al di là del caso isolato, situazioni del genere rischiano di spingere al ribasso tutto il comparto. Perché fa più notizia una partita di pessimo prodotto, che non una di prima qualità. C'è anche chi dice che la politica del confezionamento in cestini non paga o, per lo meno, non può essere alla base della peschicoltura nazionale.