Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

L'acido p-cumarilchinico indicatore di Sharka nelle susine

Il virus del susino PPV, agente causale della malattia dello Sharka, è la più grave malattia virale del susino responsabile di ingenti danni economici.

Per comprendere la risposta di difesa della pianta contro l'infezione da PPV, i ricercatori dell'Università di Ljubljana (Slovenia) hanno studiato i cambiamenti nella composizione dei fenoli nelle susine di una cultivar locale Domača češplja (Prunus domestica L.), suscettibile a sharka.

La composizione fenolica è stata determinata nei tessuti infetti visivamente non deformi e necrotici durante le ultime tre fasi di maturazione. I risultati hanno mostrato una composizione significativamente modificata per quanto riguarda antocianine, flavonoli e acidi di idrossicinnamici, per la maggior parte nei tessuti necrotici.

I composti fenolici differivano in modo significativo anche tra stadi di sviluppo del frutto dando un'idea del profilo fenolico del frutto immaturo caduto. Lo studio mostra come l'infezione da PPV induca la biosintesi dei flavonoidi nelle susine.

"Oltre al livello elevato di flavonoidi, il contenuto di acido p-cumarilchinico era il più elevato nei tessuti infetti (tessuti non deformi e necrotici dello stesso frutto malato) rispetto ai tessuti sani – spiega la Dr Valentina Usenik - Poiché sono stati osservati cambiamenti simili nei tessuti di altri frutti stressati a causa di agenti causali biotici e abiotici, l'acido p-cumarilchinico può essere considerato un buon indicatore di stress e potrebbe quindi essere utilizzato in diversi studi, ad esempio per la fisiologia della frutta o come indicatore dello stress causato da fattori sconosciuti anche prima della comparsa di sintomi visivi. Per queste ragioni potrebbe essere utile anche nell'allevamento di piante per la rilevazione di infezioni latenti o nascoste".

Fonte: Valentina Usenik, Franci Stampar, Damijana Kastelec, Mojca Virscek Marn, 'How does sharka affect the phenolics of plum fruit (Prunus domestica L.)?', 2017, Hort. Sci. (Prague), Vol. 44 (2): 64–72, doi: 10.17221/196/2015-HORTSCI

Articoli Correlati → Vedi