L'albicocca Pellecchiella è disponibile nel classico clamshell o nel nuovo pratico secchiello con manico (nella foto sottostante).
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"Per le albicocche quest'anno è stata un'annata molto negativa, sia per le varietà rosse sia per quelle tradizionali, che man mano stanno scomparendo. Anche se con le rosse siamo riusciti a spuntare prezzi migliori, le aspettative sulla campagna in generale non sono state soddisfatte, sia sul mercato italiano che su quello estero. Si punta su nuove varietà a faccetta rossa, molto richieste dal mercato, mentre vengono sradicati i vecchi impianti di varietà tradizionali".
Sulle restanti drupacee, pesche e nettarine ad esempio, si riesce a commercializzare meglio i calibri più grandi, specie sul mercato italiano. "Questi consentono un livello di prezzo superiore a quello di inizio stagione. In ogni caso si fa fatica, e la concorrenza greca e spagnola non aiuta. Gli acquirenti optano per il prodotto estero per via del suo prezzo, non certo per la qualità. C'è chi però, fortunatamente, preferisce quest'ultima ed è consapevole di dover spendere qualcosa in più".
Antonio Giaccio
Iniziata anche la campagna percoche e pesche bianche. "Si tratta di prodotti che non tutti producono e vendono. Questi frutti sono infatti più delicati ed è per questo che rimaniamo sul mercato italiano, riuscendo anche a spuntare un buon prezzo".
Giaccio aggiunge poi che la stagione delle ciliegie è terminata qualche giorno fa. "Non abbiamo registrato problemi legati al maltempo e la qualità di quest'anno è stata ottima. Purtroppo la nota dolente è sempre il prezzo: rispetto allo scorso anno parliamo di almeno un 20% in meno".
La stagione drupacee dell'azienda continuerà fino a ottobre. "Ci aspettiamo un po' di ripresa. Soprattutto perché abbiamo un prodotto di qualità".
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