I segreti dell'aglio di Sulmona, rosso e profumato
Lo stadio fenologico dell'aglio rosso di Sulmona al 23 marzo 2017
Abbiamo visitato la sua azienda giovedì 23 marzo 2017 insieme alla delegazione del Gruppo di contatto Italia-Francia-Spagna. Secondo il produttore, il segreto per un buon risultato sta in tanti fattori, fra cui il terreno. Quello di Sulmona è piuttosto sassoso, leggero, ideale per fare crescere i bulbi, Problemi si hanno nei terreni pesanti e argillosi. La semina avviene dopo il 15 novembre e la raccolta dalla fine di giugno.
Aldo Silvestri, produttore di Aglio rosso di Sulmona
"Se serve - dice l'agricoltore - in primavera occorre irrigare. Le concimazioni sono in presemina e poi un paio dopo la ripresa. Uso una seminatrice pneumatica e il sesto d'impianto è 40 cm fra le file e 12 cm sulla fila. L'aglio di Sulmona ha prezzi buoni perché le rese sono basse, non più di 5/6 tonnellate a ettaro. C'è tanto lavoro da fare a mano, specie per togliere gli scapi fiorali, in maggio". Questi non vengono gettati via, ma hanno un certo mercato e sono usati anche a scopi erboristici-medicamentosi.
Le rese non superano le 5 tonnellate all'ettaro
Per avere buone rese occorre fare rotazioni medio-lunghe, almeno 3-4 anni prima di tornare sullo stesso terreno. L'appezzamento visitato è di circa 2 ettari, ma in totale Silvestri ha un'azienda di 15 ettari. E' associato al Consorzio aglio rosso di Sulmona: il prodotto locale è apprezzato per il suo aroma intenso e particolare. Sul fronte malattie, occorre controllare la peronospora e, fra gli insetti, la mosca.
La raccolta è meccanizzata con una macchina che solleva e fa direttamente i mazzi da 25 teste. Poi l'aglio deve asciugare per 20 giorni all'aria aperta e, se piove, servono i teli per coprirlo. Il prodotto viene venduto nei mercati nazionali e alla Gdo.