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Firenze, Prato e Asti: raggiunto l'accordo per gli operai agricoli

Operai agricoli: dopo Verona (cfr. FreshPlaza del 15/12/2016) anche le province di Firenze, Prato e Asti hanno raggiunto l'accordo. Si tratta di traguardi importanti, perché garantiscono i lavoratori e danno delle certezze agli imprenditori.



A Firenze e Prato, il rinnovo vede un aumento salariale del 3,24% per ogni livello che, aggiungendosi a quello del contratto nazionale del 3,9%, porta a un aumento complessivo per il comparto di oltre il 7%. L'aumento avverrà in due tranche, la prima il 1 dicembre, la seconda con l'ingresso a regime il 1 maggio 2017.

Le organizzazioni sindacali e le parti datoriali hanno riconosciuto l'importanza delle professionalità degli addetti; pertanto nel rendere operativa la formazione è stata formalizzata la volontà di redigere un libretto illustrativo per i lavoratori.



Dalla Toscana al Piemonte. Ad Asti erano seduti allo stesso tavolo i sindacati dei lavoratori agricoli di Fai- Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil e i rappresentanti dei datori di lavoro Confagricoltura, Coldiretti e Cia. Hanno raggiunto l'intesa per il rinnovo del contratto provinciale di lavoro degli operai agricoli con un aumento pari al 4,2% in un'unica soluzione a partire da gennaio 2017. Il contratto di lavoro vede coinvolti oltre duemila lavoratori, suddivisi tra operai a tempo determinato e indeterminato, per un totale di quasi quattrocentomila giornate lavorative annue.

A integrazione del contratto di lavoro, dopo ventitré anni, verrà costituito il nuovo ente bilaterale che sostituirà il fondo Faila. Il nuovo ente bilaterale, tra le altre cose, si occuperà di creare a livello provinciale la rete del lavoro di qualità in perfetta sintonia con quelle che sono le norme contrattuali nazionali, regionali e provinciali e le vigenti leggi di recente applicazione, quali ad esempio la legge sul caporalato.