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Agrumi: nei negozi gestiti da stranieri vanno a ruba quelli a 0,99 cent

Per gli agrumi il mercato stenta a decollare. Il Centro agroalimentare di Rimini commercializza ogni anno circa 10mila tonnellate di agrumi. Di queste, più della metà sono arance, mentre le clementine oscillano fra le 2500 e le 3000 tonnellate.

"Non c'è richiesta, gli ordinativi sono molto fiacchi – spiega il grossista Franco Calandrini – e il mercato ne risente. I prezzi sono piuttosto bassi, con forbici molto variabili a seconda delle tipologie e delle qualità. Credo che tutto dipenda dai consumi stagnanti: negli ultimi anni abbiamo assistito a un calo delle richieste. La gente ha meno soldi da spendere e, probabilmente, taglia anche cose economiche come la frutta e la verdura, perché non le ritiene indispensabili".



Lo tesso Calandrini fa una considerazione: "Noto che i negozi gestiti dagli stranieri, quelli che mettono in vendita prodotto meno fresco, non di prima scelta, magari meno bello da vedere, con prezzi spesso a 0,99 euro/kg, hanno vendite molto elevate. Segno che la gente vuole spendere poco. Ma con 0,99 euro/kg, se togliamo trasporto, imballaggio e lavorazione, cosa rimane?".

Il commerciante spiega che la maggior parte degli agrumi che movimenta (in totale la sua azienda ne commercializza 2000 tonnellate l'anno) proviene dalla Sicilia. "Tante arance le compriamo nella Piana di Catania, che è zona vocatissima. Altre aree di approvvigionamento sono la Puglia e la Basilicata. Quest'anno la qualità è molto buona, al massimo possiamo notare che manca un calibro, di media. Però il prodotto è buono dal punto di vista organolettico. Peccato per il prezzo".



Anche Gianluca Fantini, della ditta di commercializzazione Siban del Mercato di Rimini, conferma che i negozi di egiziani e pakistani puntano su un prodotto di fascia medio-bassa. "In genere cercano la seconda categoria, o comunque gli agrumi che riescono a comprare a 40-50 cent/kg per poi rivenderli sotto all'euro. Intercettano una fascia di popolazione che cerca il massimo risparmio".

Fantini tratta arance e limoni dalla Spagna, in mancanza del prodotto nazionale, e poi italiano. "Quando giungono a maturazione le arance italiane, si blocca l'import - precisa - mentre per i limoni una piccola quota rimane. Quest'anno di l'arancia Tarocco pare essercene poca. I calibri minori stanno andando a 65 centesimi, mentre il prodotto di punta supera abbondantemente l'euro".

Molto pragmatico e dal paragone colorito Massimiliano Eusebi, grossista del Caar di Rimini: "Gli agrumi sono come le donne: le più belle se le portano via subito e tutti le vogliono. Con le altre si fa molta più fatica a piazzarle".