
Questo è il messaggio che Bayer ha voluto comunicare in occasione della Fiera Interpoma di Bolzano, dove ha organizzato un convegno dedicato alla difesa dagli afidi del melo: in particolare si sono presentate soluzioni di difesa ecosostenibili.

Hanno partecipato tutti gli operatori di settore, dal mondo della ricerca a quello della produzione; gli interventi sono stati moderati da Giannantonio Armentano, de L'Informatore Agrario.

I principali afidi del melo, responsabili di ingenti danni alla pianta, sono:

Edison Pasqualini dell'Università di Bologna ha presentato la biologia dei tre afidi, seguita da una panoramica delle soluzioni aficide su melo illustrando i diversi principi attivi impiegabili in pre- e post-fioritura.
"Nuove soluzioni sono in arrivo – sottolinea Pasqualini - tuttavia il vero problema è che gli insetticidi in futuro saranno sempre meno, con maggiori limitazioni e sempre più specifici, mentre le specie dannose (escluse le aliene) crescono in numero e diffusione".

Gino Angeli della Fondazione Edmund Mach-IASMA ha spiegato come controllare l'Eriosoma lanigerum nel rispetto della sostenibilità ambientale.
L'afide lanigero, quando colpisce la pianta provoca neoformazioni iperplastiche e ipertrofiche, disseccamento di rametti, riduzione della vigoria della pianta, ridotta crescita, interferenza sulla differenziazione a fiore e imbrattamento delle mele.
L'attività di questo fitomizo inizia in primavera, marzo-aprile, e colpisce i germogli producendo una caratteristica 'lanugine', il ciclo dell'insetto è favorito da clima piovoso e fresco in maggio-giugno, proprio come si è verificato negli ultimi quattro anni (2012-2016).

Le varietà più sensibili sono Fuji, Braeburn e Pink Lady, con peggioramento della situazione in impianti molto fitti. Sicuramente l'uso di reti antigrandine, antinsetto e potature meccaniche è fondamentale per impedire la diffusione dell'insetto, ma non basta!
"Le prove condotte in frutteto negli ultimi tre anni hanno evidenziato un'ottima attività di spirotetramat (Movento) se applicato in post-fioritura in abbinamento con Oliocin (olio minerale) – spiega Gino Angeli - Questo abbinamento con Oliocin (o altre tipologie) migliora di molto l'efficacia, portandola ad avvicinarsi al miglior standard di confronto, il clorpyrifos. Movento si caratterizza per un buon profilo ecotossicologico e di selettività".
Paolo Bacchiocchi e Silvia Casalini di Bayer Crop Science hanno presentato un nuovo formulato sistemico per il controllo di Disaphys sp. e Aphis pomi che sarà disponibile dal 2017.

I relatori, inoltre, hanno illustrato gli ultimi risultati sperimentali contro gli afidi del melo. Dalla relazione è emerso che una strategia aficida con l'applicazione del nuovo formulato in sequenza con Movento è efficace per la difesa contro i tre principali afidi del melo.
Dal convegno è emerso l'impegno di Bayer nello sviluppo di soluzioni innovative, frutto di una profonda ricerca per presentare agli agricoltori soluzioni per un'agricoltura innovativa e sostenibile.
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