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La Spagna fa un passo deciso nel consumo di uve senza semi

Ad Alicante, in Spagna, solitamente la campagna di uva bianca senza semi dura fino a novembre, ma quest'anno è finita un mese prima a causa delle notevoli perdite causate dall'impatto dell'oidio (tra il 25 e il 30%) e la mancanza di uva senza semi nella Murcia.


I vigneti di uve Crimson di Uvasdoce a Monforte, Alicante.

Inoltre, questo è stato uno degli anni più aridi con costi di produzione molto elevati, visto che è stato necessario raddoppiare l'irrigazione. 



"Le condizioni di mercato per le uve bianche senza semi - ha affermato Miriam Cutillas, responsabile marketing di Uvasdoce - sono state piuttosto difficili dato che la fornitura dal Brasile è risultata scarsa a causa dell'impatto delle piogge, con conseguenti prezzi elevati. Il Sudafrica non arriverà sul mercato fino alla 48ma o 49ma settimana, e quando accadrà la situazione cambierà dato che è prevista un'abbondante produzione. Al momento stiamo lavorando con la nostra produzione di uva Crimson, mentre continuano le importazioni di uva senza semi da Perù, Brasile e Italia".


Gli imballaggi a portar via con apertura facilitata sono sempre più comuni. 

La campagna è stata caratterizzata da una domanda inferiore nei mesi di luglio e agosto e da un consumo più basso del normale a settembre e ottobre, dovuto, tra le altre cose, alla concorrenza delle drupacee fino a tarda estate. In ogni caso, resta da vedere come si svilupperà la campagna in prossimità di Natale e Capodanno.


Miriam Cutillas, responsabile marketing di Uvasdoce.

Prima azienda del settore che si dedica al marketing
Uvasdoce è stata creata negli anni '70 da Alfredo Miralles, fondatore anche di Frutas La Ballena, il marchio con cui l'azienda ha commercializzato la frutta fino al 2014 e che ha intenzione di riproporre nel 2017. Nata nel 2000, con il nome Uvasdoces (per via della tradizione spagnola di mangiare 12 acini di uva a Capodanno) comincia anche a esportare. "Nel 2009, ci siamo resi conto che La Ballena non stava ottenendo risultati soddisfacenti all'estero e che il nome Uvasdoce aveva avuto un successo maggiore, così abbiamo creato questo marchio e siamo diventati una delle prime aziende del settore a sviluppare strategie di marketing".


Anche se in misura inferiore rispetto alla Spagna, la tradizione di mangiare 12 acini d'uva alla vigilia di Capodanno è popolare anche in Cile e in alcune parti d'Italia e del Messico.

Uvasdoce destina il 50% della sua produzione al mercato interno, mentre si concentra principalmente sull'export in Regno Unito, Francia, Sudafrica, Italia, Scandinavia e Svizzera. "Quest'anno, abbiamo iniziato a lavorare molto con il Sudafrica e la Svizzera, dove ci aspettiamo di crescere ancora di più in futuro".


Durante la campagna di Natale l'impianto si avvale di 60 lavoratori supplementari.

"I nostri acquisti da terzi stanno gradatamente diminuendo perché vogliamo contare principalmente sulla nostra produzione per assicurare una qualità omogenea, cercando anche di far sì che le piantagioni siano il più vicino possibile al centro di confezionamento. A tal fine, l'azienda ha riacquistato le proprietà che molti anni fa usava per la produzione di uva e che, nel periodo della bolla immobiliare, erano state acquistate da agenzie immobiliari. Stiamo valutando se produrre anche in Cile e Sudafrica in futuro, dal momento che sarebbe molto interessante riuscire a coprire il periodo controstagionale e mantenere un controllo migliore su prezzi e qualità".



La Spagna ha fatto un chiaro passo avanti nel consumo di uva senza semi.
Cutillas ha osservato: "Quest'anno è stato più evidente che mai il deciso spostamento di attenzione della Spagna sulle uve senza semi, dal momento che nella bassa stagione abbiamo fornito molte più uve di questo tipo, rispetto a quelle con semi. Se il divario di prezzo tra le uve con e senza semi non fosse stato così elevato in Spagna, il consumo di uve seedless sarebbe stato molto più alto. Il Regno Unito non consuma più uve con semi".



"Abbiamo la fortuna di essere coinvolti in quattro dei più grandi programmi di sviluppo varietale di uva al mondo, cosa piuttosto complicata, dato che solitamente la scelta ricade su realtà più grandi della nostra. In questa campagna, una nuova azienda agricola è entrata in produzione con 4 nuove varietà e l'anno prossimo ci aspettiamo che seguiranno altre 5 nuove varietà da un'altra azienda agricola".


Alfredo Miralles, direttore di Uvasdoce.

"L'uva è un prodotto che, incredibilmente, continua ad essere richiesto ogni giorno in tutto il mondo, nonostante la crescente concorrenza di altri prodotti disponibili sul mercato. Probabilmente il business dell'uva senza semi era più redditizio in passato perché si registrava un'offerta inferiore, ma le seedless stanno dando una spinta al consumo, soprattutto tra i bambini".


L'uso del viola è stata una delle chiavi del successo del marchio Uvasdoce.

"Non comprendiamo le guerre di prezzi per il Capodanno. L'uva non si trova!"
Secondo Miriam Cutillas, durante il Capodanno il prezzo non è un fattore importante quando si acquista l'uva. È anche il motivo per cui il consumo di uva senza semi è in forte crescita, nonostante la differenza di quotazione compresa tra 0,30 e 0,40 euro per ogni pacchetto da 12 acini d'uva sia dovuta al fatto che è un prodotto d'importazione.



"Sorprendentemente, ogni anno si svolgono vere e proprie guerre di prezzi tra i supermercati spagnoli, soprattutto per l'uva locale Aledo, che viene utilizzata per attirare i clienti. È qualcosa che non comprendiamo, dal momento che si tratta di un prodotto che scarseggia. Non penso che esista qualcuno che decida di fare la spesa per Capodanno in un determinato supermercato a causa del prezzo delle uve. Queste guerre di prezzi tra i supermercati stanno causando l'abbandono di questa varietà a favore di altre. Se non cambiano queste pratiche, tutto finirà con l'andare perso e dovremo fare affidamento esclusivamente sulle importazioni".



Quest'anno le uve Aledo saranno inferiori del 30-35%. "E' piovuto per quattro giorni consecutivi e ha fatto molto caldo. In generale, sarà difficile trovare uve di buona qualità, dato che la campagna di questa varietà è stata in anticipo di circa due settimane, e questo causerà seri problemi sul mercato".

Per maggiori informazioni:
Miriam Cutillas - responsabile marketing
UVASDOCE
Ctra. Monforte-Agost km. 6,9
Partida de las Norias n.º 188
Tel.: +34 965 620 125
Cell.: +34 659670964
Email: info@uvasdoce.com
Web: www.uvasdoce.com

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: