L'UE apre un'indagine approfondita sull'accordo tra ChemChina e Syngenta
Secondo l'UE, l'indagine si concentrerà sul valutare se la combinazione tra la società svizzera Syngenta, che vende circa un quinto degli agrofarmaci del mondo, e ChemChina, che fornisce alternative generiche, causerà costi più elevati per gli agrofarmaci e/o un minor numero di prodotti disponibili.
La Commissione europea, braccio esecutivo dell'Unione europea, venerdì scorso ha dichiarato che Syngenta e Adama Agricultural Solutions, produttore israeliano di agrofarmaci generici controllato da ChemChina, presentavano "forti sovrapposizioni di portfolio", prima della fusione, per quanto riguarda i prodotti di protezione delle colture come erbicidi e insetticidi. Come data di scadenza per il completamento della sua revisione, la Commissione ha fissato il 15 marzo 2017.
Il presidente dell'autorità antitrust europea, Margrethe Vestager, ha dichiarato: "Abbiamo bisogno di valutare attentamente se la concentrazione proposta porterebbe a un aumento dei prezzi o a una scelta ridotta per gli agricoltori".
I funzionari UE hanno aggiunto che l'accordo ChemChina-Syngenta farebbe aumentare il consolidamento in "un settore che è già piuttosto concentrato".
Secondo l'UE, come parte dell'indagine i funzionari Antitrust stanno cooperando con le controparti di Stati Uniti, Brasile e Canada.
Fonte: The Wall Street Journal